Lettera dalla Fiera: "Io, l'esenzione dal vaccino e quel medico frettoloso che voleva vaccinarmi"
Riceviamo e pubblichiamo
Scrivo per raccontare la vicenda accadutami qualche giorno fa presso l'hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo. Avendo avuto in passato un grave episodio di "polineuropatia post vaccinica" durante il servizio di leva espongo ai medici vaccinatori la mia problematica con documentazione clinica allegata. Vengo trattenuto un bel po' da una giovane dottoressa che analizza la situazione clinica e dichiara di dover esporre la delicata questione al suo superiore. Ritorna e mi riferisce che secondo il suo superiore avrei potuto fare il vaccino ma vista la delicatezza clinica provvederà a farmi l'esonero. La giovane dottoressa ci accompagna in un altra sezione per completare l'iter.
A questo punto la suddetta mi fa firmare l'autorizzazione per l'esenzione che avrebbe avuto validità fino al 30 settembre come da decreto ministeriale. Successivamente mi sarei dovuto recare per il rinnovo. Qui succede qualcosa di davvero sconcertante, mentre la dottoressa mi spiega quanto detto, interviene un altro medico superiore che frettolosamente analizza i miei documenti in piedi e nella sala di attesa quindi violando la mia privacy, si allontana per poi ritornare con il decreto ministeriale asserendo che non può esonerarmi perché l'esonero si può avere solo dopo aver sviluppato una reazione ai vaccini covid e non a precedenti situazioni vaccinali. A quel punto chiedo "se lei fosse al mio posto cosa farebbe? Si vacinerebbe? Lui risponde "si". Domando "lei tiene conto che già ho avuto delle reazioni avverse gravi ad altri vaccini?" , lui mi chiede "lei non ha avuto risarcimento danni dai precedenti vaccini?" ecco che accade la cosa più grave come se in quel momento la cosa più importante fosse l'aspetto economico e non le condizioni avverse di salute. Comunque io rispondo "purtroppo dopo lunghe beghe legali non ho ottenuto nulla". A quel punto dico "quindi lei mi vaccinerebbe?" , e lui "si tanto ci sono al massimo i risarcimenti".
Ora qui faccio una mia riflessione. Vorrei prima sottolineare che a novembre ho preso il Covid e che ero quasi asintomatico, cioè con un lieve stato influenzale. Ad oggi, dopo queste dichiarazioni del medico, mi chiedo quanto vale la vita umana? Mi liquida parlando di risarcimento come se i soldi potessero alleviare o far scomparire una condizione di sofferenza e di malattia. Cos'è più grave nella mia condizione clinica: prendere il Covid? oppure rischiare la mia salute e la vita dopo un vaccino? Siamo cavie per conoscere gli effetti ad oggi sconosciuti di un nuovo vaccino a scapito della salute e vita delle persone? Intendo sottolineare che queste mie parole non devono essere interpretate come "No Vax", perché sono favorevole al vaccino e all'immunizzazione di massa, ma dov'è la tutela della salute delle persone di fronte a condizioni cliniche serie e soprattutto rare come la mia dove l'esposizione ad un vaccino potrebbe creare gravi conseguenze tanto quanto prendere il virus Sars Covid 19? Cosa fa lo Stato per tutelare questi cittadini? Il decreto ministeriale afferma che "la certificazione di esenzione alla vaccinazione anti Sars Covid 19 viene rilasciata nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate che la controindicato in maniera permanente o temporanea" ed ancora il decreto indica che "una controindicazione è una condizione nel ricevente che aumenta il rischio di gravi reazioni avverse, in generale una vaccinazione non deve essere somministrata quando è presente una controindicazione perché il rischio delle reazioni avverse è maggiore dei vantaggi indotti dalla vaccinazione".
Ma quali sono queste condizioni controindicate? Insomma io ad oggi non ho ricevuto nessuna esenzione, che però stavo ricevendo ma che un altro medico a sua discrezione ha ritenuto di non fare. Ho molti dubbi e molte perplessità nel sottopormi alla vaccinazione dopo i pareri contrastanti verificatisi oggi. Spero che con questa mia esperienza possa essere di riflessione e fornire maggiori dettagli su come lo Stato intende intervenire fornendo un elenco più dettagliato possibile sulle condizioni in cui non è possibile vaccinarsi.