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Costume e Società

La street art delle Madonie, 39 artisti riqualificano 18 comuni nel cuore della Sicilia

32 italiani, 3 spagnoli, 2 tedeschi, 1 brasiliano e un’americana sono impegnati nel progetto “I Art Madonie”, ideato e diretto da I World. Si tratta di una tra le più rilevanti iniziative di arte urbana che si realizzano in Italia nel 2021

Sono 39 gli artisti - 32 italiani, 3 spagnoli, 2 tedeschi, 1 brasiliano e un’americana - che da alcuni giorni sono impegnati nel progetto “I Art Madonie”, ideato e diretto da I World, che vede come soggetto capofila So.Svi.Ma, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Bando Periferie.

Si tratta di una tra le più rilevanti iniziative di arte urbana che si realizzano in Italia nel 2021 e che punta alla riqualificazione e rigenerazione di 18 comuni delle Madonie, le montagne della provincia di Palermo. Gli artisti selezionati realizzeranno circa cinquanta opere d’arte urbana, su superfici già individuate, per raccontare le tradizioni secolari, con l’obiettivo di rilanciare e rigenerare in modo sostenibile i borghi.

Sono gli italiani: Allegra Corbo, Guerrilla Spam, Nais, Crazyzone, Coquelicot Mafille, Mr. Thoms, Nsn997, Luca Font, Rame13, Encs18, Web3, Riccardo Buonafede, Angela Sottile, Frode, Filippo Giovanelli, Risethecat, Mat, Noyes, Tilf, Atez, Oblogoestorounds, Laura Pitingaro, Ljubiza Mezzatesta, Godisinlove, Emmeu, Irene Russo, La180, Matlakas, Mikhail Albano, Ermesart, Amalia Tucci e Teddykiller, peruviano ma cittadino italiano. Gli stranieri: Soen, Alva Moca, Mapecoo (Spagna), Feleon, colombiano ma cittadino olandese, J3rny (Usa), Caz.L. (Germania) e Dinho Bento (Brasile).

Le opere di “street art” coinvolgono 18 comuni madoniti partner del progetto: Alimena, Aliminusa, Bompietro, Caltavuturo, Castelbuono, Cerda, Geraci Siculo, Gratteri, Lascari, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Valledolmo. Tutte le opere sono ispirate al patrimonio culturale immateriale del territorio madonita, cogliendone ogni aspetto che ne caratterizza la più profonda e autentica identità, che viene restituita dagli artisti secondo loro libere interpretazioni. Un omaggio di arte e bellezza a uno dei territori più rappresentativi della Sicilia, che sperimenta nuovi processi di rigenerazione urbana e di ricentralizzazione dei sistemi periferici. Altri 10 digital artists sono coinvolti in altre attività di arte digitale fruibile in realtà aumentata grazie all’App I Art Madonie, in fase di realizzazione.

Gli obiettivi del progetto sono: rigenerazione urbana dei borghi aderenti e creazione del sistema culturale integrato e diffuso dei Comuni delle Madonie; miglioramento della qualità del decoro urbano; potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore per l’inclusione sociale; realizzazione e messa in rete di centri culturali polivalenti allestiti con attrezzature multimediali e contenuti immersivi; creazione di reti e networking, come la piattaforma Milleperiferie per la messa a sistema di progetti di rigenerazione urbana delle periferie; laboratori e attività di orientamento per l’animazione territoriale e lo sviluppo di competenze; realizzazione di interventi di street art e arte urbana con il coinvolgimento di centinaia di artisti internazionali; sviluppo di azioni di comunicazione e marketing territoriale.

Nell’ambito del progetto, diversi comuni delle Madonie ospitano i Laboratori per la Rigenerazione delle Aree Interne ‘I Art Madonie’, avviati lunedì scorso a San Mauro Castelverde, che toccheranno diversi comuni e si concluderanno il prossimo 26 novembre a Sciara. Responsabile scientifico e coordinatore dei laboratori è Vincenzo Vignieri, professore a contratto del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Palermo. I Laboratori per la Rigenerazione delle aree interne ‘I Art Madonie’ intendono contribuire alla comprensione delle sfide complesse sottese agli interventi di rigenerazione attraverso un percorso di orientamento che miri a irrobustire processi di sviluppo di comunità. I diversi incontri sono indirizzati ai giovani, ai professionisti, agli imprenditori, ai decisori pubblici, ai docenti e agli alunni delle scuole, agli operatori culturali e del terzo settore e a coloro che vogliano contribuire a sviluppare possibili chiavi di lettura riguardo i fenomeni che interessano le aree interne. I temi al centro dei laboratori riguardano le politiche pubbliche, lo start-up d’impresa culturale e creativa, l’arte, il design la comunicazione, le marginalità sociali, le discriminazioni e la cittadinanza attiva e il ruolo dell’architettura per immaginare e progettare una relazione sostenibile tra la persona, il contesto e la comunità.

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