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Sabato, 27 Aprile 2024
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Nel M5S non c'è accordo, salta il vertice giallorosso: Conte proverà ad appianare le divergenze

I pentastellati hanno chiesto un rinvio della riunione del centrosinistra per potersi incontrare prima col presidente del movimento e sciogliere i nodi interni. Sinistra Civica Ecologista suona l'allarme: "Brutto segnale, coalizione progressista a rischio". Avanti insieme a Miceli: "Vada avanti, se i partiti litigano ci attribuiamo noi la candidatura"

Un'altra fumata nera nel centrosinistra: salta la riunione di coalizione convocata per oggi pomeriggio all'Ars, fra Pd, M5S, sinistra e movimenti civici, per chiudere l'accordo sulla candidatura di Franco Miceli a sindaco. A chiedere un rinvio di 24-36 ore sono stati i pentastellati, che hanno deciso di riunirsi prima per appianare le divergenze interne. All'interno del movimento ci sono più posizioni in contrasto fra loro: c'è chi è refrattario alle alleanze, chi vorrebbe allargare la coalizione, chi chiede di convergere sul nome di Miceli e chi per farlo vorrebbe prima una consultazione online. All'incontro, che si svolgerà domattina, parteciperà il presidente del M5S Giuseppe Conte. Lunedì pomeriggio invece si terrà l'assemblea provinciale del Pd.

La frenata dei grillini, ma anche i tentennamenti nel Pd, hanno fatto indispettire la componente civica di Avanti Insieme, che si rivolge adesso direttamente a Miceli. "A pochi minuti da un'importante riunione di coalizione del centrosinistra, in cui finalmente ci si attendeva di sciogliere i nodi fondamentali per iniziare una campagna elettorale tardiva e che non decolla a causa dei tira e molla di due partiti nazionali incapaci di dare una parola certa sul candidato sindaco da loro stessi individuato - affermano in una nota Valentina Chinnici, Massimo Giaconia, Roberto Li Muli, Michele Maraventano, Ottavio Navarra, Marco Frasca Polara, Rosana Rizzo e Roberto Zampardi - assistiamo increduli all’ennesimo rinvio, a un’ulteriore richiesta di tempo, stavolta da parte dei 5 Stelle, finalizzata a sciogliere surreali riserve sul nome di Franco Miceli".

"Constatato con dispiacere e sgomento lo spettacolo desolante di una politica partitica che perde ogni giorno un pezzo di credibilità - prosegue la nota - è proprio a Franco Miceli che vogliamo e sentiamo la necessità di rivolgerci direttamente. Noi che incarniamo quella società civile di cui lui stesso si definisce espressione, riconoscendo in lui quelle caratteristiche di rigore morale, impegno sociale e culturale che ne marcano la forte differenza con altri professionisti della politica, gli chiediamo di andare avanti indipendentemente dai giochi svilenti in mezzo al quale è stato purtroppo trascinato e con lui l’intera città. Come ha detto proprio Franco Miceli, Palermo ha bisogno di rispetto. Palermo merita un sindaco che abbia a cuore veramente il bene comune e non i giochi spartitori di personaggi in cerca d’identità e collocazione politica".

"Palermo merita Franco Miceli: se i partiti litigano perché non vogliono attribuirsi la sua candidatura, per timore di perdere altre poltrone di rilievo, siamo noi a rivendicarla con orgoglio e a chiedergli di andare avanti con decisione, anche da soli. Palermo non può più attendere".

Anche il coordinamento di Sinistra Civica Ecologista fa sentire la sua voce: "I tentennamenti del Pd e del M5S sulla scelta del candidato a sindaco di Palermo e sulla stessa composizione della coalizione progressista non possono che destare preoccupazione ed allarme. Lo slittamento della riunione di coalizione prevista per oggi pomeriggio è un brutto segnale. Confidiamo che questo rinvio sia l’ultimo atto prima di un definitivo chiarimento interno ai partiti, anche perché la campagna elettorale è già iniziata".

"In una situazione nazionale e internazionale difficilissima - osserva infine Sinistra Civica Ecologista - non ci si può permettere di far prevalere tatticismi di corto respiro, né si può pensare di privilegiare l’interesse di ogni singola forza politica rispetto alla possibilità di vincere le elezioni e governare la città con una coalizione progressista. Dobbiamo impedire che il governo della nostra città finisca nelle mani di chi governa la Regione con Musumeci". 

Durissima Mariangela Di Gangi (Facciamo Palermo): "C’è una città che guarda incredula alle mosse del centrosinistra e non ci capisce - accusa - Lo spettacolo che stiamo offrendo è a tratti indecoroso. Adesso devono prevalere il senso di responsabilità e non gli interessi parziali". 

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