Al Supercineclub il film d'esordio di uno Alejandro González: "Amore perros" al Rouge et Noir
Al Supercineclub il film d'esordio di uno dei registi più discussi, apprezzati e premiati del nuovo millennio: Alejandro González Iñárritu; lunedì 14 novembre in cartellone al cineclub del Rouge et Noir Amores perros (2000). A pochi giorni dall’approdo in sala del suo ultimo e atteso lavoro, "Bardo", ambientato di nuovo, a distanza di vent’anni, nella capitale messicana.
Classe 1963, Iñárritu è figlio di quella Città del Messico (cresciuto a Colonia Narvarte) che negli stessi anni dava i natali a un altro grande esponente della “scuola messicana” e suo amico, Alfonso Cuarón, dal quale però si discosta per un approccio al cinema più travagliato, frutto di un percorso biografico che lo ha condotto giovanissimo in Europa - come mozzo di una nave cargo - e dove rimase a “vagabondare” per circa un anno con soli 1000 dollari in tasca. Rientrato in patria, negli anni Ottanta ottiene fama come conduttore radiofonico di una stazione rock tra le più "cool" all’epoca; solo dalla metà degli anni Novanta riesce a fare della macchina da presa il suo mestiere.
Fonda prima una società di produzione, la Z Films, per poi dedicarsi alla regia. L’esordio cinematografico è dirompente, "Amores perros" traccia una linea chiara e netta, uno stile narrativo non convenzionale, realizzato grazie alla collaborazione con lo sceneggiatore e scrittore Guillermo Arriaga. L’interessante e avvolgente fotografia del film è curata da Rodrigo Prieto che collaborerà con Iñárritu fino a "Biutiful" (2010) prima di passare il testimone all’altro grande e pluripremiato direttore della fotografia messicano: Emmanuel Lubezki.
La pellicola ottiene subito prestigiosi risultati fra cui una candidatura agli Oscar come Miglior film straniero, Miglior film di lingua non inglese ai Bafta e il Gran Premio per il miglior lungometraggio e Premio della Critica Giovani alla “Settimana della Critica” del Festival di Cannes 2000; con più di 60 premi raccolti nei festival di tutto il mondo, "Amores perros" è il film del 2000 che riceve il maggior numero di riconoscimenti.
Tre episodi a struttura intrecciata, marchio di fabbrica che lo accompagnerà nelle successive prove, l’esordio di Iñárritu tocca corde sensibili e l’impatto è assai perturbante: nei bassifondi del D.F. (Districto Federal come era chiamata la città fino al 2016 e come la si ritrova nelle storie messicane del grande Roberto Bolaño) si snoda la vicenda di due fratelli, due figure borderline che si arrabattano tra rapine e violentissime lotte clandestine di cani (non sono poche le scene sconsigliate ai più sensibili).
L’incomunicabilità esasperata anche nel microcosmo familiare, misero e claustrofobico, è enfatizzata da uno girato sporco e saturo, sintonizzato in modo stupefacente con la vicenda narrata. Il tutto condito da un’azzeccata colonna sonora hip hop latino-americana.
Il secondo episodio sposta il focus su una sfortunata storia d’amore tra una modella, vittima di un grave incidente, e un professionista esasperato dalla propria condizione sentimentale: il loro cane intrappolato sotto il parquet dell’appartamento che condividono è metafora della gabbia in cui i personaggi si sono involontariamente ritrovati. La terza è ultima storia, la più duramente lirica e compiuta, riguarda le vicissitudini dolorose di un ex rivoluzionario, che conduce una vita da barbone e che vive commettendo omicidi su commissione, accompagnato - neanche a dirlo - da chi non l’ha mai abbandonato: i suoi cani ovviamente. Il destino, o meglio il caso, tiene per mano tutte e tre le storie.
Il fortunato sodalizio con lo sceneggiatore Arriaga si completerà e si chiuderà con i successivi due film che, con "Amores perros", comporranno la “trilogia sulla morte”, "21 grammi" (2003) e "Babel" (2006). Dopo l’esordio, peraltro, inizierà il periodo hollywoodiano del regista che lo consacrerà su scala mondiale. Appuntamento lunedì 14 novembre, proiezione alle 18:00 in italiano e alle 21:00 in lingua originale con sottotitoli in italiano. Dalle 20:30 la presentazione di Gian Mauro Costa e Francesco Armato. Biglietto intero al botteghino 5 euro e 4 euro il ridotto under 30. Lunedì chi acquisterà il biglietto del Supercineclub potrà scegliere di aggiungere il libro Soffro con un cane di Fulvio Viviano (ed. il Palindromo) al costo scontato di 5 euro.