L'arte che riparte dopo il lockdown, al Loggiato San Bartolomeo la mostra di Julien Friedler
“Mapping” di Julien Friedler (Bruxelles, 1950), è la prima mostra post Covid-19 a Palermo. Ed è anche una delle primissime esposizioni allestite in Italia dopo il lockdown che ha cristallizzato il Paese. Il Loggiato San Bartolomeo nei giorni scorsi è diventato un vero e proprio cantiere di studio per la riapertura, attenta alla nuova normativa che consente la visita in sicurezza per gli addetti e il pubblico. Sabato 6 giugno alle 11 l’inaugurazione alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, del sovrintendente di Fondazione Sant’Elia Antonio Ticali e del curatore di “Mapping”, Gianluca Marziani che firma la mostra di Friedler con Dominique Stella. Ingresso consentito alla stampa e al pubblico, a piccoli gruppi, forniti di mascherine e guanti; controllo della temperatura all’ingresso e display conta-persone per contingentare l’affluenza; preciso percorso di visita, in entrata e in uscita. Dalle 16 alle 20, visite guidate dal curatore Gianluca Marziani. La mostra resterà poi aperta al pubblico dalla domenica successiva (7 giugno) al 7 luglio.
“Mapping” è una mostra di grande impatto visivo: tracce, segni, molliche, visioni, orme, graffiti che riescono a condurre per mano dentro un mondo fantastico, un territorio mentale in cui si riconosce soltanto Friedler. Opere recenti, di chiara impostazione espressionistica, catartica, realizzate negli ultimi due anni, e fino a poco prima che il mondo si raggrinzisse in se stesso, per far fronte alla pandemia. Un ponte ideale, carico di astrazioni e colori, per rimettere in moto il mondo della cultura, a partire dall’arte, collegando i due estremi geografici di un Paese che si sta lentamente risollevando dagli stravolgimenti degli ultimi mesi. “Mapping” raccoglie infatti 59 opere pittoriche di recente realizzazione suddivise ed esposte in due tranche: 31 al Loggiato di San Bartolomeo, e 28 a Palazzo Libera, a Villa Lagarina in provincia di Trento dal 25 luglio al 27 settembre.
La personale palermitana è organizzata da MLC Comunicazione. Il catalogo, che raccoglie l’insieme della produzione “Mapping”, sarà pubblicato da La Route de la Soie Éditions_Paris. Julien Friedler è una figura singolare nel panorama mondiale dell’arte contemporanea. Il suo passato letterario, la formazione come psicanalista, l’amore per la filosofia e la scrittura di diverse opere erudite; ma anche il suo gusto per i viaggi e l'incontro con realtà diverse e lontane, hanno composto una personalità labirintica che trova nelle arti visive un’emblematica ipotesi realizzativa.
Biografia
Nato nel 1950 a Bruxelles, Julien Friedler è uno scrittore e artista contemporaneo. Ha trascorso la sua infanzia e adolescenza a Bruxelles. Dopo aver studiato filosofia ed etnologia, ha seguito un corso di psicoanalisi a Parigi. Aderisce alle teorie post-strutturaliste di Jacques Lacan. Negli anni '90 ha creato "La Moire" a Bruxelles, istituto che promuove un approccio interdisciplinare in campo psicoanalitico. Vuole rompere i vincoli della psicoanalisi classica. Ha iniziato come artista nel 1997. Autodidatta ma dotato di una grande esperienza sul carattere umano e di un fascino per l'ignoto, Friedler ha iniziato a dipingere. Gli eventi della seconda metà del XX secolo ne hanno influenzato sensibilità e comprensione del mondo. Attraverso la sua arte, affronta la società postmoderna contemporanea. Oggi continua a creare e scrivere. È il Presidente fondatore dell'associazione Spirit of Boz che lavora per la creazione di un'opera collettiva e difende l'arte contemporanea in tutte le sue forme.