Al via il Festival dei Giovani: proiezioni, dibattiti e giochi urbani per l'inclusione sociale
Dal 6 al 26 Luglio, a Palermo, al via il Festival dei Giovani di U-topia, che porterà nel capoluogo siciliano proiezioni, dibattiti e giochi urbani per abbattere gli stereotipi, raccontare la diversità, promuovere la partecipazione e l’inclusione sociale. Il calendario di eventi è il risultato di U-topia, il percorso di cittadinanza attiva e inclusione sociale rivolto a giovani italiani, migranti e rifugiati, lanciato a Palermo a ottobre dello scorso anno dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza in collaborazione con Unicef e Intersos.
Il programma, finanziato dal Fondo Migranti e Rifugiati della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, ha coinvolto oltre 200 giovani dai 16 a 24 anni nella V e nell’VIII Circoscrizione di Palermo. Il progetto è nato con l’obiettivo di rispondere al bisogno di inclusione e di contrasto alla discriminazione segnalato dai giovani migranti e rifugiati attraverso U-Report on the Move, la piattaforma digitale di sondaggi online sperimentata da Unicef rivolta a ragazze e ragazzi arrivati in Italia come minori stranieri non accompagnati.
Oltre 20 giovani sono stati formati sulle tecniche di partecipazione, di cittadinanza attiva e sugli strumenti di facilitazione di gruppi di ascolto. La formazione ha permesso ai giovani facilitatori di diventare ponte tra le istituzioni e i giovani del territorio, stimolati a partecipare ed interessarsi ai diritti di cittadinanza.
Anche durante l’emergenza Covid-19 i laboratori non si sono fermati. Gli incontri sono andati avanti online e i percorsi di ascolto sono confluiti nella stesura di un sondaggio scritto dai giovani per i loro coetanei per rilevare emozioni e vissuti legati all’emergenza. Il percorso rappresenta il fil rouge degli eventi in programma: dibattiti, giochi urbani e momenti di ascolto aperti alla città saranno un’occasione per mettersi in discussione, analizzare pregiudizi, stereotipi e tabù e sviluppare insieme una coscienza multiculturale.
Gli appuntamenti
Domenica 12 Luglio, Sole Luna Doc Film Festival - I giovani coinvolti nel racconto documentaristico sulle trasformazioni sociali della città Attraverso Palermo, faranno parte della giuria “Nuovi italiani” che, nell’ambito del Sole Luna Doc Film Festival, domenica 12 luglio, alle ore 20.30 allo Spasimo, premierà i documentari che meglio sanno restituire lo sguardo delle nuove comunità residenti.
Ancora nel programma del Festival, dal 6 al 19 luglio, il gioco a premi U-Game - Torre di Babele negli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa: il serious games urbano coinvolgerà ragazzi e ragazze in un percorso alla scoperta di nuove lingue e culture. Tra codici Qr e indizi da risolvere, ci si potrà iscrivere e partecipare alla competizione cimentandosi nella scoperta delle traduzioni di alcuni versi di una canzone italiana che i partecipanti di U-topia hanno tradotto nelle proprie lingue: i giocatori dovranno individuare gli idiomi, tradurre le frasi e registrare un video-selfie cantando la canzone. Le tre esibizioni più divertenti, a giudizio dei ragazzi di Intersos che hanno dato vita al gioco, riceveranno un premio speciale.
A partire dal 6 luglio, su Radio Comunitaria saranno inoltre online i podcast e le dirette radio prodotte, promosse e distribuite direttamente dai partecipanti al progetto U-topia, coinvolti in una serie di "radio-labs" per la creazione e l’editing di prodotti radiofonici. Attraverso un microfono aperto, interviste e approfondimenti, il gruppo di giovanissimi si confronterà su vari temi e punti di vista: dal loro rapporto con la città e con i suoi abitanti, all’esperienza del Covid-19 e i risultati del sondaggio, al contrasto agli stereotipi e alle paure che rendono difficile l’inclusione, generando separazione e discriminazione.
“U-topia è nato come invito rivolto ai giovani a riprendersi i propri spazi, a conoscere la loro città e i canali di partecipazione e ascolto. Il percorso vuole riavvicinare i giovani alla vita dei quartieri e vuole creare un canale di dialogo aperto con le istituzioni - dichiara Lino d’Andrea, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo - Il progetto è per noi uno dei tasselli che mettiamo insieme per garantire che i bisogni e le aspirazioni di bambini e adolescenti abbiano uno spazio nell’agenda politica”.
“L’Unicef, in linea con la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, promuove da sempre l’ascolto e la partecipazione dei minori in tutti i processi che li riguardano. U-Topia oltre a promuovere i percorsi di partecipazione, ha anche messo in risalto il valore positivo dell’approccio tra pari, emerso dall’ascolto dei giovani da parte dei loro coetanei e l’importanza dell’empowerment che si legge nella capacità di ragazze e ragazzi di riscoprire i propri spazi e di partecipare attivamente per cercare soluzioni concrete per sé e per la propria comunità. Inoltre, rivolgendosi a adolescenti italiani, migranti, rifugiati e a nuove generazioni, U-topia mostra come percorsi inclusivi di cittadinanza attiva siano fondamentali per promuovere un'idea di comunità attenta ai bisogni di tutti” afferma Anna Riatti, Coordinatrice Unicef per il programma a favore di bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia.
“Dal 2016 Intersos è impegnata in Sicilia ed in Italia in progetti di supporto rivolti a minori stranieri non accompagnati, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. U-topia si inserisce all’interno di questo programma più ampio che individua nel supporto all’integrazione, un punto cardine del percorso di accoglienza dei giovani migranti. Un processo che non si esaurisce nel semplice espletamento delle dinamiche di ospitalità, ma che deve proseguire anche al di fuori, con processi mirati a favorire la ricerca dell’autonomia e la partecipazione attiva nella società. Durante l’implementazione di questo progetto l’Italia ha dovuto affrontare l’emergenza Covid-19, che ha messo a dura prova gli equilibri di coloro che vivevano, già da prima, in condizioni di marginalità ed esclusione sociale. Il lavoro degli operatori umanitari e delle organizzazioni umanitarie, dovrà essere adesso più che mai, quello di monitorare che le norme di distanziamento fisico, necessarie ad una corretta prevenzione da contagio, non producano alla lunga anche un vero e proprio distanziamento sociale”, dichiara Roberto Roppolo coordinatore del progetto per Intersos.