"Vivo ergo sum", a Terrasini il concerto del pianista Marco Giliberti
Con una lunga formazione alle spalle e un talento tra i più rari, torna ad esibirsi a Terrasini il maestro Marco Giliberti. L’appuntamento è per sabato 2 aprile alle ore 18 presso la sede dell’associazione culturale “Labirinti Ideali”. Il concerto avrà anche una finalità benefica, l’intero ricavato della serata sarà donato in beneficienza alla scuola di Terrasini per l’acquisto di apparecchiature mediche.
Vivo Ergo Sum, ovvero l’Ode alla Vita e alla Speranza. Un concerto per piano con brani inediti del maestro Marco Giliberti. È questo il senso del concept album (in uscita) di uno tra i più eclettici e sperimentali musicisti siciliani. Un inno alla gioia come antidoto alla precarietà che ci sovrasta, un invito a vivere - ben diverso dal semplice esistere - cogliendo a piene mani i doni che il mondo ci regala.
Marco Giliberti ha studiato con D. Sollima a Palermo, Hector Moreno a Siena e Maria Tipo presso la Scuola di Musica di Fiesole. Dal primo concerto presso l’associazione “Amici della Musica” di Palermo all’età di 16 anni, tiene regolare attività concertistica maturando sia il repertorio pianistico da solista che il repertorio cameristico. Si è esibito tra le varie con l’Orchestra Sinfonica Siciliana sotto la bacchetta di F. De Mauro presso il Teatro Politeama di Palermo; oltre che in numerose sedi in Italia ha tenuto concerti in Germania, Svizzera, Cile e Pakistan. Tra le ultime attività un concerto svoltosi a Hong-Kong, in duo col baritono N. Lartaun, con un programma incentrato sulle opere di Dante Alighieri ed un concerto con C.Hartmann, oboista dei Berliner Phlarmoniker, presso l’Associazione Philarmonica Sollima di Palermo.
Ad accompagnarci in questo viaggio musicale, prestissimo in uscita il suo concept album “Vivo Ergo Sum”, scandito in tre momenti (Attesa, Amore, Cosmo), le letture poetiche curate da Lavinia Spalanca, tratte dai più significativi interpreti del panorama letterario mondiale - da Montale a Marcoaldi, da Borges a Medeiros - testimoni di una resistenza etico-civile alla morte, all’aridità sentimentale, nel nome della passione e della creatività, ma anche della vitalità biologica e dell’immersione nel mistero dell’universo.
Lavinia Spalanca è ricercatrice di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Palermo. In questi anni ha focalizzato i suoi interessi sul rapporto fra l’intellettuale e il potere, curando la riedizione del romanzo antimilitarista di Tarchetti Una nobile follia (2009), indagando le diverse declinazioni del racconto bellico nella modernità letteraria (Il martire e il disertore, 2010), la rappresentazione del potere nella Firenze ducale (Il governo della menzogna, 2017), l’eresia conoscitiva nel «secolo breve» (Pier Paolo Pasolini, 2019). I suoi studi prendono inoltre in esame l’immaginario poetico novecentesco (I fiori del deserto, 2008; La sirena dipinta, 2011; Eugenio Montale, 2021), i rapporti fra letteratura e arti figurative (Leonardo Sciascia. La tentazione dell’arte, 2012) e tra geografia, storia ed antropologia (L’isola a tre gambe. La Sicilia vista da Nord, 2016). È membro della Fondazione “Leonardo Sciascia” e dirige la collana Polemos di Navarra Editore.
In un periodo pieno di incertezze, un'Ode alla Vita e alla Speranza, un concerto per piano con brani inediti. Un itinerario dal fisico al metafisico, ricco di risonanze mediterranee, che Marco Giliberti attraversa trascinandoci in un vero e proprio turbinio sonoro. Quasi a volerci confidare, con la tenacia del sognatore: Noi ci siamo.