Pop, jazz, rock, soul ed elettronica: il concerto istrionico con Ellis Cloud al Mob
Il 30 dicembre Ellis Cloud, nome d’arte di Riccardo Lo Faso, sarà tra i protagonisti di una grande serata di musica al Mob di Palermo.
Una miscela di pop, jazz, rock, soul ed elettronica che vedrà alternarsi sul palco in apertura il trio palermitano Edonè, poi sarà la volta di Ellis Cloud che proporrà live i brani tratti dall’album d’esordio “Born in The 20’s” uscito lo scorso 17 ottobre. Il cantautore e polistrumentista palermitano sarà accompagnato sul palco da Dario Grizzaffi al basso, Federico Termini alle tastiere e ai synth, Giorgio Bovi alla batteria.
In chiusura si esibirà Johann Sebastian Punk: messinese formatosi musicalmente a Bologna, il suo primo disco è stato accolto dalla critica come una dei migliori debutti italiani degli ultimi vent’anni. Primo finalista in lingua inglese alla Targa Tenco per la “miglior opera prima”, dal vivo la band accentua i toni musicali e teatrali, offrendo un potente e cabarettistico spettacolo in cui il progressive incontra il punk, la psichedelia incontra il noise e dove le regole della musica pop vengono sovvertite in un estenuante rito orgiastico.
“Born in The 20’s” di Ellis Cloud è un disco che nasce nei due anni passati a New York, tra Brooklyn e Manhattan, e che vede la luce grazie all’incontro con il produttore Gabriele Plescia nel 2016. È stato anticipato dal primo singolo estratto, “Walk on Water”, attualmente in rotazione radiofonica e accompagnato dal video del brano, girato da Francesco Lonatro e co-diretto da Ellis Cloud stesso.
Ellis Cloud è co-produttore del disco e dei suoi arrangiamenti ed oltre a cantare suona chitarre, bassi e sintetizzatori. Nelle registrazioni sono stati coinvolti alcuni dei musicisti più talentuosi della sua città tra cui Federico Quartana, Ciro Pusateri, Dario Grizzaffi, Lorenzo Passalacqua e Giorgio Bovì.
Francesco Riccardo Lo Faso in arte Ellis Cloud nasce a Palermo nel novembre ‘87. Cantautore e polistrumentista, è cresciuto in un contesto musicale quasi interamente nazionalpopolare: viene preso miracolosamente in salvo da Duke Ellington e Benny Goodman a 14 anni. Studia clarinetto, e quando tolgono per 9 mesi l’adsl dal suo quartiere decide di imparare seriamente la chitarra. Scrive le prime canzoni a 19 anni. Spende troppi soldi in pedali ed a quest’ora invece di parlare di shoegaze probabilmente avrebbe un monolocale tutto suo.
Ossessionato dal periodo musicale 1977/1984 ha suonato in tante formazioni, dal dream pop al new-rave al math-rock. Nel 2011 intraprende un’esperienza lavorativa newyorkese per un’azienda che sfortunatamente dopo pochi mesi chiude i battenti lasciandolo per due anni preda delle tensioni della Grande Mela e ispirandolo a raccontare le storie presenti in Born in The 20’s". Tra i suoi artisti contemporanei preferiti puoi trovare St. Vincent, Flying Lotus, Thundercat, Unknown Mortal Orchestra, Janelle Monae, Amy Winehouse e i Deerhunter, e sogna di potersi ubriacare con Mac DeMarco prima dei 30 anni.