Via Livorno: una strada ideale per disfarsi di ogni sorta di rifiuti
"Benvenuti a Mumbai. O a quel che ne rimane. La città più inquinata del mondo e, in dieci anni, anche la più popolosa. Nauseati dall'olezzo dei rifiuti anche chimici che invadono i viottoli della vecchia Bombay?" Guardando le immagini scattate stamane in via Livorno, a 214 metri da piazza Pretoria, sede del Palazzo di Città, viene in mente proprio Mumbai, una delle città più inquinate del mondo. Chi passa da questa strada che collega la piazza più bella di Palermo a via Roma deve necessariamente scansare montagne di rifiuti di ogni tipo, fra ingombranti, sacchi pieni di munnizza puzzolente, bottiglie frantumate, plastica, elettrodomestici rotti e, giunti in via Roma, anche sfabbricidi ai piedi dei cestini gettacarte.
E' veramente insopportabile che questo avvenga in una città d'arte, amministrata da un sindaco che si propone come modello agli altri sindaci e, addirittura, ad altri statisti, vantandosi delle sue capacità. Questa che vediamo è una sconfitta per tutti noi. E' evidente la rinuncia al controllo del territorio, dopo il fallimento dei piani per la raccolta differenziata, il flop della riorganizzazione della Rap annunciata in occasione dell'insediamento del nuovo presidente Norata a luglio dell'anno scorso.
Così leggevamo: "Una scelta di professionalità e competenza - afferma il sindaco Orlando - che conferma la volontà di proseguire il percorso di proprietà e gestione pubblica del servizio rifiuti a Palermo, nell'ottica della sempre maggiore efficienza ed efficacia, della tutela dei diritti dei lavoratori e, soprattutto del raggiungimento di obiettivi ben precisi sul fronte della differenziata, per il risparmio economico e la tutela dell'ambiente". Cosa ne è stato di questo ennesimo proclama? Le foto dei cartoni e della plastica non raccolti dalle strade di Palermo, anche in quelle del centro affollatissime di turisti, le foto delle campane verdi diventate punti di riferimento per chi scarica di tutto, le strade dissestate e non spazzate, le vie, una volta eleganti, trasformate in discariche immonde... siamo dinanzi ad una vera e propria resa.