"Piazza Pretoria è ormai realmente piazza della Vergogna"
Un nome...un marchio. Piazza della Vergogna, come viene comunemente chiamata dai palermitani Piazza Pretoria, racchiude veramente l'essenza della città. Forse nessun altro luogo di Palermo può mostrare in uno scatto tutta la bellezza e tutta la decadenza di una metropoli malata.
Guardi e resti senza fiato dinanzi alla bellezza abbagliante della fontana cinquecentesca, fra marmi e candide statue ricche di simbologie e storia. Poi, passato lo stupore che sempre stordisce il visitatore per cotanta bellezza, cominci a notare che qualcosa non quadra e che il nome "Piazza della Vergogna" ha un suo perché...no, non per la nudità delle statue, come intende la gente comune, ma per l'indifferenza con la quale noi palermitani accettiamo che un monumento come questo, la nostra "Fontana di Trevi", possa essere maltrattato dai visitatori ed abbandonato al degrado da chi dovrebbe custodirlo come un tesoro.
Un cartello indica in modo inequivocabile che è proibito sedersi sulla fontana, divieto sacrosanto dopo il recente distacco di un pezzo di marmo causato da una turista spagnola e la sua successiva chiusura ai visitatori. Evidentemente questo cartello è uno scherzo, messo lì tanto per "fare brodo", come diciamo volgarmente. Infatti la fontana è letteralmente presa d'assalto dai turisti, come dimostrano le foto scattate ieri mattina, in un giorno normale di primavera, e non osiamo immaginare cosa succederà in piena stagione turistica.
Li vediamo seduti dappertutto, con i piedi poggiati sulle balaustre, con gli zaini ammassati ai bordi delle vasche, con le statue usate per appoggiare le stanche membra, come se fossero le pareti di casa propria. E soffriamo nel vedere con quanta indifferenza i nostri amministratori, con i balconi affacciati sulla piazza, guardino a questa violenza. Il degrado è evidente, con i marmi che si stanno staccando in molti punti, con fessure e crepe sempre più profonde, con le acque melmose in diverse vasche, dove si vede galleggiare di tutto.
E chi dovrebbe vigilare cosa fa? Abbiamo protestato e chiamato il personale che staziona stabilmente di fronte alla Fontana, a guardia del Palazzo di Città, ma senza alcun risultato. Abbiamo anche rimproverato i turisti, facendo notare loro il cartello con il divieto, ma si sa che a Palermo tutto è permesso. La città dell'accoglienza è, in realtà, la città della strafottenza. Sono più che mai attuali le parole che abbiamo già letto il 31 ottobre 2016 subito dopo il danneggiamento:"Fa riflettere che anche oggi il complesso monumentale non sia inibito ma di libero accesso e che non esista alcun controllo", come abbiamo potuto constatare de visu anche ieri mattina 28 aprile 2017".
Dalle foto si osservano gruppi di utenti allegramente seduti sui bordi compromessi per il degrado con il rischio concreto di ulteriori distacchi. E' davvero inconcepibile che la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo non abbia preso seri provvedimenti e continui in una mancanza di tutela di una così importante testimonianza monumentale! E' evidente che il degrado e la mancanza di manutenzione non è recente ma reiterata nel tempo considerando che l'ultimo restauro è avvenuto nel 2003! La Vergogna è quella di un monumento patrimonio della città, letteralmente calpestato con il pieno consenso degli amministratori stessi.