Palazzo dei Normanni, un percorso accidentato verso il complesso di Filippo V
Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano, è in assoluto il monumento più visitato della nostra isola visto che racchiude prestigiose testimonianze, sia archeologiche ( resti della città Punica) sia dell'arte arabo normanna . Infatti è lì che i turisti si recano per visitare la Cappella Palatina, considerata una delle chiese più belle del mondo, patrimonio dell'umanità. Ma cosa sono costretti ad "ammirare" anche le migliaia di turisti che vogliono godere di queste meravigliose bellezze? Chi accede dalla piazza del Parlamento non può fare a meno di osservare il complesso monumentale di Filippo V letteralmente invaso da tempo immemorabile (è stato da noi segnalato ripetutamente da almeno 10 mesi), da sterpaglie e spazzatura.
Sollevando lo sguardo verso l'incantevole facciata in puro stile normanno, lo stupito turista rimane sbigottito nel constatare con quanta sciatteria e mancanza di rispetto per il prestigioso edificio siano state realizzate le opere per fare defluire le acque meteoriche dai tetti con tubi in pvc pitturati in bianco, ora consunti, che deturpano letteralmente l'armonia architettonica della facciata. Chi si avventura, invece, da piazza Indipendenza per accedere all'interno del palazzo è costretto a fare la gimcana per evitare di cadere nelle ampie e profonde buche che costellano la scalinata. Anche questo problema è stato segnalato a chi di competenza al fine di salvaguardare la incolumità dei visitatori, ma senza alcun risultato concreto.
Cosa resta da fare ai cittadini che non si rassegnano e che lottano per cercare di richiamare l'attenzione delle istituzioni su questi problemi gravissimi, che creano un danno alla reputazione della nostra città? Basterebbero piccoli interventi, a costi irrisori, per ripulire il monumento a Filippo V e per riparare le buche della scalinata. Diverso è il discorso per i tubi che deturpano la facciata del palazzo dei Normanni, perché bisognerebbe conoscere il nome di chi ha autorizzato questi lavori, in dispregio ad ogni regola per la tutela del patrimonio storico-monumentale della città.
Sappiamo bene che un privato deve sottostare a regole rigidissime per apportare qualsiasi modifica o riparazione alla propria abitazione che ricada nel centro storico. Occorre l'autorizzazione della Sovrintendenza, la perizia dei tecnici (a pagamento), carte bollate salate, lungaggini burocratiche allucinanti per avere il sospirato permesso. Per i nostri monumenti, invece, come funziona? Il primo che decide fa quello che gli pare? Chiederemo spiegazioni, perché non è possibile abusare in questo modo della pazienza dei cittadini.