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Finanziamenti alle circoscrizioni, i consiglieri: “Nessuna elemosina”

Arriva la stilettata da parte di alcuni consiglieri di Circoscrizione, dopo l'annuncio fatto dall'assessore comunale al Bilancio Abbonato sullo stanziamento di 2.500 euro che servirebbero per finanziare beni e servizi

Decentramento? Non tutti lo immaginano allo stesso modo. E così arriva la stilettata da parte di alcuni consiglieri di circoscrizione, dopo l’annuncio fatto dall’assessore comunale al Bilancio Luciano Abbonato alla redazione di PalermoToday sullo stanziamento di alcuni fondi in bilancio che servirebbero per finanziari beni e servizi.

Il Vicepresidente della terza circoscrizione Dario Chinnici insieme ai consiglieri Lavinia Tumminia, Francesco Terranova e Salvatore Messina (Giovani per il Decentramento), replicano dicendosi contrari alle "elemosine" preferendo piuttosto la messa a disposizione di servizi concreti. "E' vero che – premettono i consiglieri - il capitolo irrisorio di spesa è un piccolissimo passo verso il decentramento, ma invitiamo la giunta e l'intera amministrazione ad implementare i servizi base ed accellerare le pratiche burocratiche, a prendere spunto dalle proposte e mozioni che le circoscrizioni tutte si ritrovano a scrivere, protocollare, votare, sprecando toner e carta per non avere nessun riscontro oltre le mura della stessa".

Un obiettivo importante sarebbe quello di assegnare una squadra per ogni partecipata alle singole circoscrizioni per poter gestire personalmente le emergenze dei propri territori senza dover fare doppia richiesta: la prima al protocollo e la seconda all'amico all'interno della partecipata. Il vicepresidente Chinnici, irritato dallo stato di immobilismo, dichiara che "l'elemosina non si può accettare da nessuno, ma vogliamo acquisire dignità politica potendo decidere e gestire i servizi che l'utenza quotidianamente richiede nel territorio di riferimento". "E’ inammissibile - conclude Terranova - che per poter decidere su un intervento bisogna passar dal consiglio comunale annullando di fatto la nostra funzione di consiglieri, di prima istituzione del territorio. Non è questo il decentramento che immaginiamo".

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