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M5S attacca i giornalisti: "Ultimatum per cena è fake news, intervenga Ordine"

Un servizio de Le Iene torna sulla caso dell'incontro-scontro tra delegazione pentastellata e alcuni cronisti in un ristorante al termine del comizio finale per le regionali. Grillo dal blog rilancia: "Sono stati smascherati, chiedano scusa"

La "cena della discordia" tra Movimento 5 Stelle e giornalisti, al termine del comizio di Palermo che ha segnato al fine della campagna elettorale per le elezioni regionali, ancora al centro dell'attenzione. Le Iene tornano sull'argomento con un servizio in cui intervistano i diretti interessati e il Movimento dal blog di Beppe Grillo attacca i cronisti e parla di fake news chiedendo l'intervento dell'Ordine professionale.

Il servizio de Le Iene

I fatti

L'episodio risale a venerdì 3 novembre, intorno alla mezzanotte. La delegazione del M5S - tra cui Beppe Grillo, il candidato premier Luigi Di Maio, il candidato alla presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri, l'addetto stampa nazionale Rocco Casalino e altri parlamentari - sceglie il ristorante di Gigi Mangia per cenare. Stessa scelta fatta da tre cronisti inviati a Palermo proprio per seguire le ultime fasi della campagna elettorale: Mario Ajello del Messaggero, Luca De Carolis del Fatto quotidiano e Gabriella Cerami dell’Huffington post.

"Quando è entrato – racconta Ajello – Di Maio ci ha riconosciuti, ha fatto una smorfia ed è uscito a parlare con Casaleggio. Poco dopo è tornato all’interno e ha detto a voce alta 'O noi o loro'. Una scena simile mi era già accaduta con Grillo in una discoteca di Rimini. Il ristoratore non ha obiettato alcunché". A quel punto, i tre cronisti sono andati via. "Casalino (il capo della comunicazione grillina ndr) – scrive Ajello – sembra l'unico che capisce la volgarità che la sua compagnia ha appena compiuto. È anche l'educazione ciò che fa la differenza tra i liberali e gli altri".

Versione rettificata dal ristoratore su Facebook: "Io, in fede, non sono stato testimone di alcun alterco e di nessun ultimatum o minaccia - scrive -  non capivo la loro (dei cronisti ndr) scelta di andar via uscendo mi hanno spiegato che se loro fossero rimasti, gli altri sarebbero andati via. Sono rimasto molto male, ma ho pensato che fosse un atto di amicizia, ma io non avevo assistito ad alcuna minaccia. Oggi con tristezza assisto alla deflagrazione di una bomba mediatica".

Le Iene riaprono il caso

La iena palermitana Cristiano Pasca torna a parlare di quanto accaduto, dando la parola ai diretti interessati. "La frase 'O noi o loro' non è mai stata pronunciata. Vedendo i giornalisti abbiamo detto al ristoratore che preferivamo non sederci. Il clima era sereno, poi ci siamo ritrovati sabato mattina con i titoli dei giornali che ci dipingevano come non siamo. Articoli pubblicati sabato, in pieno silenzio elettorale, quando non potevamo replicare", spiega Cancelleri all'inviato del programma di Italia Uno. E spiega che la decisione era nata dal fatto di volersi godere la serata, rilassare. 

Pasca intervista anche Ajello, che conferma quanto scritto sul quotidiano, e gli altri cronisti. Dirittto di replica concesso anche a Gigi Mangia, che lamenta una pioggia di crtiche negative piovute sui social non per la cucina ma per l'episodio e ribadisce quanto scritto su Facebook e "difende" i pentastellati. 

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L'ira di Grillo

"Tre giornalisti (Mario Ajello, Gabriella Cerami e Luca De Carolis) hanno fabbricato una fake news, cioè una notizia falsa, sul MoVimento 5 Stelle e l'hanno diffusa un giorno prima del voto in Sicilia, in pieno silenzio elettorale. Non è un sospetto. È una certezza supportata dalle evidenze del servizio de Le Iene di ieri sera a cura di Cristiano Pasca, che ringraziamo per essersi preso la briga di intervistare tutte le parti in causa in questa triste vicenda. Invitiamo tutti voi a vedere il video e a diffonderlo il più possibile per ristabilire la verità". Si legge in un posto pubblicato sul blog di Beppe Grillo e firmato dallo staff.

"Il servizio delle Iene non lascia scampo ai tre giornalisti confezionatori della fake news. Parlano di prove, ma alla fine non ci sono. Al telefono, incalzati da Cristiano Pasca, balbettano e davanti alle loro telecamere scappano come chi sa di averla fatta grossa ed essere stato scoperto. Questo è il livello dell'informazione italiana e oggi, grazie a questa prova documentale potete vedere come le fake news vengono fabbricate senza nessun appiglio alla realtà in barba a qualsiasi codice deontologico. Il servizio delle Iene aggiunge però un ulteriore elemento di riflessione perché Gigi Mangia è la vera vittima di questo abuso di potere giornalistico. Il ristoratore ha infatti subito ingenti perdite economiche e ha ricevuto tonnellate di insulti e recensioni negative sul suo ristorante a causa di questa fake news ripresa da tutti i media. I cittadini comuni sono sempre quelli che ci rimettono personalmente a causa della cattiva informazione. Tre sono le cose che chiediamo: che l'Ordine dei giornalisti prenda immediatamente provvedimenti nei confronti dei confezionatori della fake news; che gli editori dei rispettivi giornali (Il Messaggero, Il Fatto Quotidiano e l'Huffington Post) risarciscano immediatamente Gigi Mangia dei danni subiti;  che riempiate di recensioni positive il ristorante di Gigi, preso di mira dai lettori presi in giro con una fake news e dove tra l'altro vi assicuriamo che si mangia benissimo, anche se la cosa più squisita è l'ospitalità. Speriamo anche che i tre giornalisti si mettano una mano sulla coscienza e chiedano scusa".

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