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Sabato, 27 Aprile 2024
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Musumeci-Sgarbi, botta e risposta: "Dopo di lui un tecnico", "Magari va via prima di me"

Il Governatore manda in archivio l'avventura del critico d'arte: "C'è bisogno di un profondo conoscitore dei beni siciliani". L'ironia dell'ormai ex assessore regionale ai Beni culturali: "Governo senza maggioranza all'Ars, forse ce ne andiamo insieme"

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, pensa già al dopo Sgarbi. Il critico d'arte, dal canto suo, ironizza sul governatore, chiamato a fare i conti con una maggioranza che all'Ars non c'è. 

Intervistato dall'emittente televisiva Trm, Musumeci afferma che per il successore di Sgarbi all'assessorato ai Beni culturali vuole "un tecnico". Perché, spiega, "c'è bisogno di un profondo conoscitore dei beni siciliani, come del resto è il professore Sgarbi che però andrà a fare il deputato fra qualche giorno. Sarà un tecnico che darà impulso con una presenza maggiore e non riferibile necessariamente a un partito. Un tecnico al di sopra delle parti".

Musumeci deve fare i conti con la manovra di bilancio: "Siamo assolutamente in tempo - dice - per approvare il bilancio in 2-3 giorni, se c'è la buona volontà, se non si ricorre all'ostruzionismo. Penso a un bilancio asciutto: non 60-70 articoli improntati a criteri di clientela, com'è avvenuto ogni anno; ma 32-33 norme assolutamente essenziali. Non abbiamo la maggioranza, ma è risaputo, l'ho detto per primo, perché la legge elettorale non lo consente. Ma sui provvedimenti si può trovare. Chi nell'opposizione - aggiunge - vuole votare proposte del governo, lo faccia alla luce del sole: chi intende votare anche contro i provvedimenti per le fasce deboli lo faccia, ma sempre alla luce del sole. Se volessi potrei portare deputati dell'opposizione alla maggioranza, come ha fatto il mio predecessore quando sono passati da una parte all'altra 40 deputati. Io non lo faccio, non è tempo di mercato nero, ognuno resti al proprio posto". 

Sull'assenza della maggioranza all'Ars, Sgarbi è sarcastico: "Non vorrei che Musumeci alla fine andasse via prima di me. Nella situazione siciliana trovare una maggioranza in questo clima non è facile, salvo che non faccia un accordo con il Pd, ma per uno che viene da una destra così risentita non sarà facile. Forse ce ne andiamo insieme". 

Sono parole di commiato quelle di Sgarbi, che conclude: "Musumeci? Lo vedo, ma non lo sento. Sono stato in giunta e mi ha detto 'Ciao Vittorio' e poi basta. Non abbiamo un dialogo aperto. Vedo che sono contenti che io vada via, non mi vogliono. Io non voglio né scappare né rimanere a oltranza, ho solo detto lasciatemi firmare le ultime carte e finire i progetti avviati. Poi me ne andrò sereno".

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