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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Violenza sessuale di gruppo su una diciannovenne, Schifani: "Sono sgomento, saremo parte civile"

La reazione del presidente della Regione dopo gli arresti per lo stupro avvenuto il 7 luglio al Foro Italico: "Auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro bestialità di fronte alla giustizia, mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia". Lagalla: "Condanniamo con fermezza questo episodio, i responsabili non possono essere definiti esseri umani"

"Profondo dispiacere per la gravità inaudita dell'episodio e totale solidarietà alla giovane vittima: auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro bestialità di fronte alla giustizia". Questo il commento del presidente della Regione, Renato Schifani, dopo gli arresti eseguiti dai carabinieri per la violenza sessuale di gruppo subita da una diciannovenne lo scorso 7 luglio, al Foro Italico.

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"Sono sgomento – sottolinea il governatore - per quanto sta emergendo dalle indagini. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco. A partire dalla decisione di costituirsi parte civile nell'ambito del procedimento penale relativo allo stupro di gruppo di cui è rimasta vittima. Crediamo si tratti di un gesto ineludibile di fronte a casi di efferata violenza e di particolare impatto e rilevanza sociale nella vita della nostra comunità. Lo dobbiamo alla giovane vittima e a tutte le donne che subiscono violenza". 

Infine Schifani conclude: "Ma quello che serve è prima di tutto un cambio di passo culturale, in una società che deve mettersi alle spalle logiche di violenza inaccettabili, per affrancarsi definitivamente da modelli sociali ed educativi nei quali la prevaricazione maschile verso le donne è ritenuta normale, o quasi, a partire dai piccoli gesti quotidiani".

La reazione del sindaco

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Roberto Lagalla: "La violenza sessuale subita dalla giovane palermitana ha lasciato sgomenta la nostra comunità. Un episodio da condannare con fermezza, auspicando il massimo della pena per i colpevoli che difficilmente possono essere definiti esseri umani. Da parte mia e di tutta l’Amministrazione la vicinanza alla vittima degli abusi e alla sua famiglia e la volontà del Comune di stare al loro fianco".

E aggiunge: "Questa triste e ingiustificabile vicenda lascia comunque un importante insegnamento che risiede tutto nel coraggio della ragazza di denunciare il branco che l’ha aggredita e ringrazio il Comando provinciale dei carabinieri che ha condotto le indagini, fino ad arrivare agli arresti di oggi. Mi auguro che questo gesto possa aiutare le altre donne vittime di violenze a denunciare e che, in generale, questa società possa compiere passi in avanti, superando logiche di prepotenza e aggressività, in particolare quelle degli uomini nei confronti delle donne".

La reazione della Cgil Palermo

Anche la Cgil Palermo è intervenuta sulla vicenda, esprimendo "piena condanna per il gravissimo caso di  violenza di genere e sessuale e, nell'esprimere solidarietà alla giovane che ha denunciato la violenza subita, plaude alla risposta tempestiva delle forze dell’ordine. Di fronte al moltiplicarsi di intimidazioni, percosse, stupri, molestie, violenze di ogni tipo e omicidi nei confronti delle donne, occorrono politiche e azioni che devono includere il tema della sicurezza, della prevenzione e dell'efficacia della pena, del sostegno e del supporto nella denuncia - dichiarano la segretaria Cgil Palermo e responsabile del dipartimento politiche di genere Laura Di Martino ed Enza Pisa, coordinamento donne Cgil Palermo - Palermo non è una città a misura di donne e di giovani donne, aumenta in maniera esponenziale la microcriminalità. E' più che mai necessario un lavoro culturale che superi definitivamente il patriarcato e miri all'attivazione di servizi che siano efficaci a dirimere la questione femminile. Così come urge un'azione che prevenga e contrasti la piaga della tossicodipendenza, fenomeno sempre più dilagante e diffuso in città e provincia".  Le due dirigenti sindacali si attiveranno per chiedere la convocazione straordinaria della commissione per le pari opportunità contro ogni forma di violenza del Comune di Palermo "per approfondire e definire azioni che prevengano e contrastino la violenza contro le donne". E aggiungono: "I fatti di Palermo confermano l’esistenza di una piaga per tutto il Paese e nella nostra regione, contro la quale in Sicilia manca una programmazione di azioni di prevenzione protezione e politiche integrate in linea con quanto previsto dal piano nazionale contro la violenza sulle donne - denunciano la segretaria Cgil Sicilia Gabriella Messina ed Elvira Morana responsabile politiche di genere della Cgil siciliana - e la misura della civiltà di una società è la libertà, il rispetto delle donne in questo senso necessita di un reale cambio di passo e occorre una task force realmente operativa in sostituzione dell'osservatorio e della cabina di regia ai nastri di partenza da oltre tre anni”.

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