Si è aperta la prima udienza e sul banco degli imputati ci sono i 6 giovani accusati di aver abusato a turno di una diciannovenne a luglio scorso. La parente della ragazza a PalermoToday: "Non vuole lasciare Palermo anche se riceve minacce, dice di non aver paura di niente". Il Comune e 11 associazioni chiedono di costituirsi parte civile
La ventenne era col fidanzato a Ballarò quando sarebbe stata avvicinata da un ragazzo e dalla madre che l'avrebbero costretta a seguirli nella loro casa per intimarle di ritirare quanto dichiarato in precedenza. Sono in corso indagini per chiarire quanto accaduto
La ragazza: "Non ho odio contro nessuno, mi spiace che si siano bruciati la vita e la stavano bruciando anche a me, anzi in parte me l'hanno bruciata. Di quella notte mi rimangono dei flash orribili"
Il pm aveva chiesto 8 anni di carcere per R. P. che a luglio, quando era avvenuta la violenza sessuale ai danni di una diciannovenne, era l'unico del branco a non aver ancora compiuto 18 anni. Il processo si è svolto con il rito abbreviato
Fissata la data della prima udienza, dopo la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura e quella di abbreviato da parte dei giovani, che negano di aver abusato della diciannovenne: "Era consenziente"
Per il Consiglio di disciplina del Lazio nessuna violazione deontologica durante la puntata del 31 ottobre in cui la diciannovenne era comparsa in video a volto scoperto: "La ragazza non è mai stata messa a disagio". Ma l'Agcom richiama la Rai per lo stesso caso in relazione alla "corretta rappresentazione dell'immagine della donna"
R. P., che ha compiuto 18 anni poche settimane dopo la violenza avvenuta la notte del 7 luglio, ha optato per il rito alternativo come gli altri 6 giovani. Il giudice ha ammesso una serie di atti depositati dalla sua difesa che smentirebbero il racconto della diciannovenne vittima dell'abuso
Gli avvocati degli imputati hanno sottoposto i filmati delle telecamere di sorveglianza ad un loro consulente ed emergerebbe che la diciannovenne sarebbe andata con il gruppo liberamente e che non avrebbe chiesto aiuto. Inoltre gli inquirenti non avrebbero analizzato i dispositivi che inquadrerebbero il cantiere dove sarebbe avvenuto l'abuso
Si è aperta davanti al gup del tribunale dei Minori l'udienza preliminare per R. P., l'unico dei 7 ragazzi che non aveva compiuto 18 anni al momento della violenza. L'avvocato ha depositato diversi atti, compreso il racconto dell'amica che quella sera era con la vittima, che dimostrerebbero come sarebbe stata la giovane a proporre il rapporto di gruppo
La prima udienza sarà fissata a breve per i presunti autori dell'aggressione ai danni di una diciannovenne, avvenuta lo scorso 7 luglio. L'opzione del rito alternativo è per tutti condizionata all'acquisizione di una serie di elementi - video e testimonianze - raccolti dai loro avvocati e che fornirebbero una versione diversa dei fatti
Come prevedibile, la Procura ha chiesto il giudizio immediato per 6 giovani accusati di aver abusato a turno della ragazza la notte del 7 luglio in un cantiere abbandonato. Molto probabile che gli imputati scelgano il rito abbreviato: non hanno mai negato di essere presenti lì quella sera, ma hanno sempre parlato di un rapporto consenziente
Depositata la trascrizione dell'incidente probatorio che PalermoToday ha visionato. La diciannovenne ha ripercorso le tappe di quella serata, la violenza subita da 7 coetanei e la sua paura: "Mi sono bloccata, reagendo temevo potessero farmi del male". Ai legali degli indagati: "Sono stupidi, si facciano curare". Il duro scontro tra pm e difesa sulle domande
L'udienza preliminare per R. P., che aveva compiuto 18 anni poche settimane dopo l'abuso, è stata fissata per gennaio. Non ha mai negato di aver partecipato all'abuso, ma ha sostenuto di essere stato l'unico ad aiutare la vittima. Era stato inizialmente scarcerato ma dopo la scoperta di alcuni messaggi e video su TikTok era tornato in cella
La diciannovenne ha accusato l'imputato, titolare di una pizzeria dove lei lavorava. Secondo il suo racconto, l'avrebbe fatta bere e le avrebbe fatto assumere cocaina prima di iniziare a toccarla nel suo locale. Lui nega tutto: "Mi chiedeva di baciarla ma l'ho respinta e mi ha denunciato per ripicca". A marzo l'udienza preliminare
La ragazza è stata intervistata a "Fuori dal coro" su Rete 4 e sui fatti del luglio scorso ha detto: "Mi sono fidata di una persona che mi aveva fatto il lavaggio del cervello". Poi si è soffermata anche sulle critiche ricevute per i suoi post: "Ho un trauma interiore, voglio dimostrare che si può andare avanti"
Chiusa l'inchiesta per il giovane che era minorenne il 7 luglio, quando avvenne l'aggressione ai danni di una diciannovenne, e che ha compiuto 18 anni pochi giorni dopo. Inizialmente era stato scarcerato perché aveva confessato e raccontato di aver aiutato la vittima, ma poi era stato smentito da alcune chat: "L'ammazzammu, troppo divertente!"
Le dichiarazioni della giovane sono state acquisite come prova durante un incidente probatorio che è durato 6 ore. Con lucidità, senza poter vedere gli indagati, ha ripercorso quanto accaduto la sera del 7 luglio scorso e ha ripetuto quanto già denunciato allora: "Sono caduta, stavo male, ma loro continuavano..."
L'interrogatorio integrale di R. P., che ora ha 18 anni, e la confessione dell'aggressione alla diciannovenne che gli aveva permesso di lasciare il carcere: "Ho spinto gli altri e ho detto di smettere subito perché stava male, l'ho rassicurata e le ho detto di chiamare un'ambulanza". Nelle chat con un amico però si vantava di aver "ammazzato" la vittima...
Le intercettazioni di alcuni degli indagati per la violenza di gruppo del 7 luglio al Foro Italico quando erano stati convocati dai carabinieri il 3 agosto. Tutti addossavano la colpa ad Angelo Flores, di cui la vittima si diceva persino "innamorata", perché "ha fatto i video, a noi le telecamere ci hanno fottuto... L'abbiamo lasciata lì come una prostituta"
Dall'analisi del cellulare di Angelo Flores, l'indagato che ha ripreso l'aggressione, viene fuori che i file sono stati inviati anche a giovani non coinvolti al momento nell'inchiesta. Nella memoria del telefonino spuntano altri filmati di rapporti intimi con la vittima e messaggi in cui il ragazzo ne parlava con disprezzo e invitava coetanei a fare sesso con lei
Dagli interrogatori degli indagati emerge che sarebbe stato Angelo Flores ad organizzare tutto e che custodiva diversi filmati degli incontri della vittima con altri uomini. La diciannovenne si sarebbe detta disponibile quella sera "se mi fate bere e fumare", ma poi si era sentita male e "noi neanche pensavamo più che era una femmina..."
Il gip ha fissato l'incidente probatorio. In questo modo le dichiarazioni della diciannovenne saranno cristallizzate e diventeranno una prova a tutti gli effetti, senza che debba testimoniare nuovamente durante il processo. All'udienza parteciperanno anche i 7 ragazzi arrestati per la violenza sessuale
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Sull'episodio, che ha fatto scattare il "codice rosso", indagano i carabinieri che hanno soccorso la diciannovenne la sera dell'8 agosto scorso in una strada di Borgo Vecchio. Si potrebbe trattare di una ritorsione nei confronti della ragazza che ha denunciato i suoi aguzzini
Sarà ora il gip a valutare l'istanza della Procura e a fissare l'udienza, alla quale se vorranno potranno eventualmente partecipare anche i 7 giovani indagati. La ragazza di 19 anni, che ha denunciato di essere stata abusata la notte del 7 luglio nel cantiere del collettore fognario, si trova attualmente in una comunità protetta