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Sabato, 27 Aprile 2024
Emergenza abitativa

Sanatoria delle case confiscate alla mafia occupate, il Sunia offre assistenza per le domande

Gli interessati potranno chiedere supporto negli uffici del sindacato di via Tenente Ingrao. Il segretario Darwish: "Massima assistenza alle famiglie, ma il Comune non ha un progetto per affrontare concretamente il tema"

Il Sunia, sindacato degli inquilini e degli assegnatari, fornirà assistenza per la compilazione e invio delle istanze di sanatoria per le occupazioni abusive degli immobili confiscati alla mafia. Lo sportello sarà aperto nella sede del Sunia in via Tenente Ingrado, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18.30. 

La delibera di Giunta che dà la possibilità agli abusivi di mettersi in regola è stata approvata alla fine dello scorso dicembre. Dopo un batti e ribatti interno all'amministrazione comunale che sembrava aver congelato l'atto, da una verifica fatta in prima commissione consiliare, è venuto fuori che il provvedimento è in vigore. E gli uffici delle Politiche abitative del Comune di via De Sanctis stanno già raccogliendo le domande.

"Sono diverse centinaia le famiglie che occupano case confiscate alla mafia, vista l’assenza di offerta, di risposte e di attenzione da parte delle istituzioni pubbliche - dichiara Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo -. Famiglie che hanno dovuto fare la scelta di recuperare immobili quasi sempre lasciati all’abbandono e al degrado. Come tutte le sanatorie, anche questa denota l’assenza di un progetto concreto da parte delle istituzioni per affrontare il tema abitativo a Palermo come in Sicilia".  

"Da tempo - aggiunge Darwish - chiediamo un censimento completo di questi immobili, appartamenti, edifici, garage che sono sparsi un po' in tutta la città. Parliamo di centinaia e centinaia di spazi confiscati utilizzati come alloggi da nuclei famigliari in disagio economico, per stato di necessità. L’immobile di via Riccardo da Lentini è uno di questi, abitato da 41 famiglie, dove siamo intervenuti un anno fa per evitare lo sgombero già programmato. Con la sanatoria si dovranno pagare i canoni di locazione correnti, a partire dalla data dell’occupazione".

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