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Cronaca Libertà / Via della Libertà

Rissa al Giardino Inglese per i video hard: picchiato uno dei presunti autori

L'appuntamento organizzato per "chiarire" si è trasformato presto in ben altro. La vittima del pestaggio, cui avrebbero preso parte anche il fratello ed il padre di una delle "protagoniste" dei video che girano su WhatsApp, è stata ricoverata a Villa Sofia

Da un appuntamento organizzato per chiarire la questione dei video hard su WhatsApp ad una mega rissa che ha coinvolto decine di ragazzi. Polizia e carabinieri sono dovuti intervenire ieri pomeriggio al Giardino Inglese per riportare la calma nella comitiva che bazzica tra il giardino urbano e la sala ping pong di via Notarbartolo. Dopo parole grosse e spintoni, un ragazzo, anch'esso minorenne, è stato pestato poiché considerato l'autore di alcuni dei video incriminati. Richiesto l'intervento di un'ambulanza, che ha trasportato la vittima delle botte in ospedale.

Tutto è nato a seguito dello scandalo che ha suscitato la storia dei video hard che viaggiano da giorni tramite l'applicazione per cellulari di WhatsApp, che ritraggono alcune giovani ragazze di un famoso liceo linguistico della città, tutte minorenni, impegnate in pratiche sessuali durante una festa. Secondo alcuni ragazzi, all'incontro punitivo avrebbero partecipato anche il fratello ed il padre di una delle ragazze protagoniste, più o meno "consapevolmente", dei video incriminati. Il ragazzo pestato è stato soccorso da un'ambulanza del 118 e trasportato a Villa Sofia per le tante botte prese. Adesso gli investigatori lavorano per ricostruire la dinamica dei fatti e per risalire all'identità degli aggressori, dato che all'arrivo delle forze dell'ordine molti di loro sono fuggiti a gambe levate.

Pare che già da ieri mattina, sulle pagine Facebook di alcuni dei ragazzi sospettati di avere ripreso quelle scene hard avvenute durante una festa, siano comparse minacce più o meno esplicite, lasciando intendere agli inquirenti che effettivamente si sia trattata di una spedizione punitiva. "Basta seguire le mode cattive per entrare a far parte di un gruppo di amicizie frivole - ha commentato Andrea De Lisi, sindaco junior di Palermo -, non dobbiamo avere paura della discriminazione, bisogna aver paura di quello che sarà la nostra figura un domani e pertanto dobbiamo proteggerla. Non possiamo rispecchiare questa generazione in modo negativo per rispetto nei confronti dei nostri eredi".

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