Formazione, lavoratori in protesta: blocchi in viale Regione e traffico in tilt
Una cinquantina di operatori hanno bloccato il traffico di fronte all'assessorato. Alcuni di loro hanno scavalcato la ringhiera minacciando lanciarsi nel vuoto. Sul posto ambulanze, vigili del fuoco e forze dell'ordine. "Sbloccare subito le retribuzioni"
Secondo giorno di proteste per i lavoratori della formazione che minacciano ancora una volta di lanciarsi nel vuoto. Una cinquantina di operatori sono tornati questa mattina in viale Regione siciliana, di fronte all'assessorato alla Formazione, per protestare contro l'amministrazione Regionale da cui pretendono risposte. Alcuni di loro hanno scavalcato la ringhiera e minacciano il suicidio, mentre altri si sono incatenati: "Non ci muoveremo - spiega un manifestante - finché l'assessore o il Governatore non troveranno una soluzione per lo sblocco immediato delle retribuzioni". Sul posto la polizia municipale, i vigili del fuoco, intenti a gonfiare un grosso materasso per scongiurare eventuali cadute, ed alcune ambulanze. Registrati disagi al traffico.
A causa dei blocchi stradali è stata la carreggiata di viale Regione in direzione Trapani, mentre il traffico proveniente da corso Calatafimi è stato deviato. Già ieri alcuni dirigenti sindacali di Cisl e Cobas avevano occupato gli uffici dell'assessorato alla Formazione, mentre in serata un gruppo di lavoratori si era riversato in strada. Alcuni di loro hanno anche minacciato di buttarsi dal ponte: chiedono di essere ricevuti dal presidente della Regione per ottenere lo sblocco immediato degli stupendi. "Il blocco mette a serio rischio le famiglie degli operatori della Formazione - ha dichiarato Giovanni Migliore, responsabile della Formazione professionale Cisl Scuola - e non garantisce il servizio a migliaia di minori in obbligo di istruzione con l'interruzione del percorso ed il conseguente abbandono scolastico".
