Una notte in assessorato, prosegue la protesta dei senza casa
Hanno dormito nei locali di via Garibaldi alcune delle venti famiglie che ieri hanno fatto "irruzione" per chiedere un sostegno economico. Per mesi hanno vissuto nell'hotel di via Archirafi a spese del Comune che adesso, però, non può più pagare
Una notte in assessorato. Prosegue la protesta dei senza casa che ieri hanno occupato gli uffici di via Garibaldi, dove hanno anche dormito, per chiedere un intervento che permetta loro di ricevere un sostegno economico dall'Amministrazione e per vedere soddisfatto il proprio diritto alla casa. Alcuni di loro avevano già subito uno sfratto, andando a vivere nell'hotel di via Archirafi. Ma il Comune, per regolamento, non può più pagare la retta.
Le venti famiglie che ieri si sono introdotte nelle stanze dell'assessorato alle Politiche sociali avevano già "alzato la voce" nei mesi scorsi. Agli inizi di febbraio, infatti, due senza casa erano saliti sul tetto della palazzina di via Garibaldi minacciando il suicidio. E alcuni di loro avrebbero anche insultato ed aggredito alcuni dipendenti, tanto da far decidere all'assessore Agnese Ciulla di annullare l'incontro previsto per quella giornata: "Niente dialogo coi violenti".