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Sabato, 27 Aprile 2024
la riunione in prefettura

"Patto per la sicurezza", Piantedosi promette più fondi e uomini contro spaccio, criminalità e malamovida

Così il ministro dell'Interno nel giorno in cui il Consiglio comunale dovrebbe dare il via libera al regolamento sulla movida. "Bisogna innalzare il livello di contrasto", ricorrendo anche alle "tecnologie". Consegnato alla Procura un bene confiscato alla mafia che si trova a Partanna Mondello: ospiterà una sede della polizia giudiziaria

Sulla malamovida è convinto che "bisogna innalzare il livello di contrasto", ricorrendo anche alle "tecnologie" se sono "di aiuto alle attività che svolgono le istituzioni pubbliche" deputate a garantire la sicurezza. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, promette un patto per la sicurezza, la rigenerazione urbana e sociale di Palermo per fronteggiare lo spaccio di droga e la movida selvaggia che sempre più spesso sfocia in episodi di criminalità. Fenomeni, ha spiegato al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, "solo apparentemente di minore complessità e gravità" rispetto alla mafia.

"La droga in particolare ha connessioni con i temi storici della criminalità organizzata. Proveremo a mettere in campo fondi e progetti per rafforzare la sensazione che lo Stato c'è. Attraverso la prefettura, ragioneremo con il Comune sulle risorse umane e finanziarie che possiamo reperire", ha detto Piantedosi nel giorno in cui il Consiglio comunale dovrebbe dare il via libera al regolamento sulla movida. Nel testo all'esame in queste ore di Sala Martorana sono state "calate" alcune indicazioni provenienti proprio dal Comitato per l'ordine e la sicurezza: ovvero i metal detector all'ingresso delle discoteche, i biglietti online per tracciare i clienti dei locali e un maggior numero di telecamere.    

Il ministro dell'Interno è sbarcato stamattina a Palermo per deporre al processo Open Arms - che vede accusato Matteo Salvini di sequestro e rifiuto d'atti d'ufficio per avere impedito nell'agosto 2019, da ministro dell'Interno, lo sbarco di 163 migranti - e nel pomeriggio, dopo aver presieduto la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha consegnato un bene confiscato alla mafia alla Procura per destinarlo a sede della sezione di polizia giudiziaria. Si tratta di una struttura di 800 metri quadrati che si trova a Partanna-Mondello, confiscata al mafioso Domenico Caravello. Dopodiché ha visitato, a Partinico, il mattatoio intercomunale di Sant’Anna, i cui lavori di ristrutturazione sono stati realizzati da aziende confiscate alla criminalità.

"Un segno tangibile che coi patrimoni della criminalità organizzata contribuiamo a rafforzare la lotta alla mafia", ha dichiarato Piantedosi durante la consegna delle chiavi dell'edificio al presidente della Corte d'appello Matteo Frasca. "E' raro in questo Paese che si possa ottenere in tempi brevi una soluzione - ha commentato il procuratore capo Maurizio De Lucia -. Questo caso testimonia l'efficienza della macchina dello Stato. Esprimo estrema soddisfazione".

Erano presenti alla cerimonia anche il procuratore generale Lia Sava; il prefetto Bruno Corda, direttore dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati e sequestrati; il capo della Polizia Vittorio Pisani, il prefetto Massimo Mariani; il sindaco Roberto Lagalla, la deputata Carolina Varchi (Fdi); il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, i vertici di polizia, guardia di finanza, carabinieri e vigili urbani.

"Voglio anche esprimere il mio apprezzamento per l’apertura e la volontà del ministro di stringere un accordo istituzionale con il governo nazionale che, con la collaborazione della prefettura, porterà alla definizione di un patto per la sicurezza e la rigenerazione urbana e sociale di Palermo", ha detto il sindaco. Così infine Carolina Varchi, vicesindaco che oggi ha formalizzato le dimissioni dalla Giunta: "La gestione e l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ha alti significati simbolici ed etici. Con la consegna di questo bene, viene affermata la vittoria della legalità su ogni forma di illegalità e criminalità. E il fatto che in quei locali presto lavorerà la polizia giudiziaria rappresenta un segnale inequivocabile".

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