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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Caso Saguto, ricorso respinto dal Riesame: confermato sequestro

Restano congelati beni e conti correnti degli indagati per corruzione, concussione, peculato, truffa aggravata e riciclaggio nella gestione dei beni confiscati alla mafia

Confermato il sequestro beni agli indagati del "caso Saguto". Il tribunale del Riesame di Caltanissetta ha respinto il ricorso della difesa non ribaltando quindi la decisione presa lo scorso 3 novembre dal gip Maria Carmela Giannazzo. Il giudice aveva convalidato il sequestro da 900 mila euro richiesto dalla Procura e che riguarda, oltre al magistrato palermitano, altri sei indagati tra togati e amministratori giudiziari.

Il provvedimento urgente era stato disposto il 20 ottobre a causa del “pericolo concreto e attuale di dispersione dei patrimoni illecitamente accumulati". Sono complessivamente venti gli indagati nell'inchiesta coordinata dalla Procura nissena. Secondo l'accusa erano riusciti a “strutturare l'attività della Sezione Misure di prevenzione e la gestione dei patrimoni in sequestro secondo modelli organizzativi criminosi, e a creare un sistema di arricchimento illecito improntato a criteri familistici e clientelari".

Due settimane fa il Comitato per l'ordine e la sicurezza ha revocato la scorta all'ex presidente della Sezione misure di prevenzione stabilendo che per lei fosse sufficiente una vigilanza dinamica davanti alla sua abitazione. Gli indagati dovranno rispondere dei reati di corruzione, concussione, peculato, truffa aggravata e riciclaggio, in relazione all'anomala gestione dei beni sottratti alla mafia. L'inchiesta è condotta dal procuratore Amedeo Bertone e dai sostituti Cristina Lucchini, Lia Sava e Gabriele Paci.

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