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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Il traghetto per le isole minori e il rilancio dell'area portuale: "Si apre una nuova fase per il cantiere navale"

Fincantieri presenta il progetto ai sindacati e scandisce i tempi: la previsione d'inizio lavori è nel novembre 2024 e la consegna è prevista per l’estate 2026. La Cgil: "Questa commessa è garanzia per l'occupazione, tanti giovani emigrati torneranno in Sicilia. Ora il rifacimento del bacino da 150 mila tonnellate". L'Ugl: "Vinceremo la sfida"

Con la costruzione del traghetto che verrà impiegato nei collegamenti con le isole minori si apre una nuova fase per il cantiere navale. Per i suoi lavoratori e per la città, che vede finalmente il rilancio dell'area portuale: da un lato la riqualificazione del molo trapezoidale, che ha portato all'apertura del Marina Yachting; dall'altro il cantiere navale che dopo la commessa della nave per la Marina del Qatar, da poco ultimata e varata entro i tempi stabiliti, tornerà dopo decenni a costruire un traghetto.

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La previsione d'inizio lavori è nel novembre 2024 e la consegna è prevista per l’estate 2026. Questi i tempi scanditi oggi da Fincantieri nel corso di un incontro in cui ha presentato il progetto ai sindacati. La nave, che coprirà le tratte tra la Sicilia e le isole Lampedusa e Pantelleria, sarà lunga 142 metri, larga 22 metri, avrà una stazza di 40 mila tonnellate, con 8 ponti, navigherà a una velocità massima di 19 nodi e potrà trasportare fino a 1.000 persone e 200 auto e camion a volta. Per i passeggeri avrà cabine, sala ristorante, spazi per la sosta. E sarà interamente green, fatto che consentirà la permanenza in porto ad emissioni zero per 4 ore, con i pannelli fotovoltaici installati nel traghetto.

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"Ci auspichiamo - dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario Fiom Palermo Marco Biondo, assieme alle Rsu Fiom Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella - che sia l'inizio di un nuovo percorso che vedrà altre costruzioni di navi intere, a cominciare da un secondo traghetto che la Regione ha già dichiarato di essere pronta a finanziare. Fincantieri, con questa operazione, torna a costruire traghetti in Italia, reinserendosi in una nicchia di mercato, e lo fa puntando nuovamente su Palermo, come negli anni passati avevamo sempre fatto. Consentirà al cantiere di potenziare le sue attività con un importante carico di lavoro e nuova occupazione, anche in tanti settori tecnologici, trattandosi di una nave che utilizzerà tecnologie all’avanguardia, sulla base delle esigenze poste dal cambiamento climatico. Potrà stare in porto a motori spenti per 4 ore, evitando lo smog e l’inquinamento che le attuali navi continuano a emettere".

"Servirebbe una politica industriale propedeutica ad alienare queste vecchie navi ancora in uso per proiettarci su navi di nuova generazione - proseguono i sindacalisti della Fiom Palermo - Siamo adesso in attesa dell’inizio dei lavori per il rifacimento del bacino da 150 mila tonnellate che, da quanto ha dichiarato il presidente Monti, sarà presto cantierabile. Tutto questo significa per il cantiere navale la garanzia di un lavoro costante e di prospettive future per i tanti giovani costretti attualmente a lavorare fuori dalla Sicilia".

"Dopo la nave per la Marina del Qatar - concludono Francesco Foti, Marco Biondo, Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella - questo traghetto sarà la prima nave che sarà interamente costruita, completata e consegnata a Palermo. L’esperienza della commessa araba ha dimostrato l'affidabilità, la competenza e il valore aggiunto nell’esecuzione delle opere dei lavoratori dello stabilimento di Palermo".

Per Lorenzo Giordano, segretario provinciale Ugl Metalmeccanici. si tratta di "un progetto molto stimolante che ci auguriamo possa creare nuova occupazione. Finalmente ai cantieri navali di Palermo non si costruiranno più solamente tronconi di nave destinati ad altri stabilimenti, bensì intere navi. E' una sfida che vinceremo".

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