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Brancaccio, al via la bonifica del terreno confiscato ai Graviano

I volontari del circolo culturale The Factory, in collaborazione con Csf e Udu, proseguiranno l'azione di bonifica del terreno confiscato alla mafia ed affidato alla parrocchia di San Gaetano e Maria Santissima del Divino Amore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Il circolo culturale The Factory, aderendo all’appello pubblico lanciato dalla parrocchia San Gaetano e Maria Santissima del Divino Amore di Brancaccio, per proseguire l’azione di bonifica sul terreno affidato alla parrocchia (bene confiscato), sul quale sorgerà il complesso parrocchiale auspicato dal beato Pino Puglisi, in collaborazione all’associazione Csf - Cooperazione Senza Frontiere e all’Udu - Unione degli Universitari Palermo, offrirà la propria attiva partecipazione in supporto dei volontari del quartiere nel recupero dell’area in oggetto. Dunque appuntamento fissato per giovedì 3 ottobre, dalle ore 16, in via Fichidindia, tra la via Brancaccio e via Oreto.

La comunità parrocchiale, rilanciando l’invito per domenica 20 ottobre 2013 alle ore 11, momento in cui si celebrerà la “messa in posa della prima pietra”, ricordando che ogni tipo di contributo è gradito, se non necessario, alla ricostruzione non solo fisica ma soprattutto sociale del tessuto urbano. La voce di 3P si sarebbe espressa in questi termini: "Le nostre iniziative e quelle dei volontari devono essere un segno. Non è qualcosa che può trasformare Brancaccio. Questa è un'illusione che non possiamo permetterci. E' soltanto un segno per fornire altri modelli, soprattutto ai giovani. Lo facciamo per poter dire: dato che non c'è niente, noi vogliamo rimboccarci le maniche e costruire qualche cosa. E se ognuno fa qualche cosa, allora si può fare molto...".

“Il quartiere di Brancaccio - dichiara Federico Nuzzo, presidente di The Factory - ha bisogno di non essere lasciato solo nella quotidiana lotta per affermare la legalità. Padre Puglisi ha aperto la strada, e la gente ora qui ha una gran voglia di riscatto. Questo piccolo grande gesto ha un grosso valore simbolico: ripuliamo un terreno confiscato, rimuoviamo insieme ai ragazzi e ai cittadini del quartiere l’immondizia, la mafia, che per troppo tempo ha strangolato la città.”

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