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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Minacce e violenze sessuali sulla figlia", arrestato un quarantenne

La vittima, all'epoca 12enne, ha trovato il coraggio di denunciare temendo che anche la sorella più piccola potesse aver subito lo stesso trattamento. Appostamenti, pedinamenti e intimidazioni, anche davanti ai nipoti e in ospedale

Un padre senza scrupoli, che avrebbe abusato per anni della figlia di appena 12 anni, maltrattato la propria compagna e minacciato i propri familiari qualora avessero deciso di denunciarlo. La polizia ha arrestato un uomo di 40 anni (del quale non è stato reso noto il nome per proteggere l'identità della figlia ndr) accusato di violenza sessuale aggravata. La ragazza, oggi ventenne, ha trovato il coraggio per denunciare le violenza subite sino a quando non aveva deciso di andare via da casa proprio per sfuggire dall’orco. Alla base della denuncia anche il timore che la sorella più piccola potesse aver subito lo stesso trattamento.

Anche a distanza di anni dagli abusi, nel periodo più recente, il padre avrebbe approfittato di un incontro con la figlia maggiorenne. Prima le avrebbe fatto delle avances, poi si sarebbe reso protagonista di veri e propri atti di violenza sessuale nei suoi confronti, infischiandosene della presenza del nipotino. Anche la mamma abusata, convivente dell’uomo, ha trovato il coraggio per denunciare le persecuzioni, le aggressioni fisiche e morali e gli atti vessatori, anche davanti ai figli più piccoli. E raccontarlo all’esterno risultava difficile a causa delle minacce, anche di morte. Dopo essersi liberati del peso di quel fardello, la donna e i figli minori sono stati trasferiti in una comunità protetta.

L’incubo, però, non sarebbe finito lì. "L’uomo è infatti riuscito a scovare l’indirizzo del rifugio dei suoi familiari - spiegano dalla Questura - seguendo i figli all’uscita da scuola. Ha cominciato quindi a perseguitarli attraverso pedinamenti e appostamenti, facendo vivere la donna nel terrore per l’incolumità propria e dei suoi cari". Asfissiante anche la pressione esercitata dal 40enne nei confronti della figlia maggiorenne, sottoposta a giornaliere invasioni della privacy, atti di disturbo e appostamenti sotto casa e persino nella corsia ospedaliera dove la ragazza era stata ricoverata e operata d’urgenza per una improvvisa patologia.

Dopo le indagini della Squadra Mobile guidata da Rodolfo Ruperti, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, il gip ha già emesso a carico dell’indagato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati e di comunicazione con i suddetti familiari". I gravi indizi raccolti dalla sezione Reati sessuali ed in danno di minori della Squadra Mobile hanno portato all’esecuzione del provvedimento restrittivo.
 

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