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Cronaca

Vittima denuncia il pizzo, arrestato “Giovanni ‘u panda”

Il pregiudicato Giovanni Vitale avrebbe chiesto 500 euro al mese più una tantum di 5 mila euro al titolare di una nota discoteca. Ma il proprietario ha denunciato l'estorsore alla polizia

Cinquecento euro al mese e una tantum di 5 mila euro. Era questa la richiesta di “Giovanni ‘u panda” al titolare di una discoteca. Che però si è ribellato ed ha denunciato il suo estorsore.

Così il pregiudicato Giovanni Vitale, 43 anni, soprannominato appunto “Giovanni 'u panda” è stato arrestato dalla Squadra mobile con l'accusa di essere un esattore del pizzo dopo la denuncia di un imprenditore nel settore della ristorazione e discoteche.

A Vitale è stato notificato un ordine di custodia cautelare per tentata estorsione in concorso e aggravata dai metodi mafiosi, emesso dal Gip Guglielmo Nicastro su richiesta del Pm Annamaria Picozzi. La vittima ha raccontato agli inquirenti di aver ricevuto due richieste estorsive. Il primo approccio nel maggio del 2011, quando da circa due anni aveva rilevato la gestione di una discoteca cittadina: Vitale gli aveva ingiunto di pagare cinquemila euro una tantum, oltre a rate mensili da 500 euro.

L'imprenditore non si era piegato e in ottobre l'esattore si era ripresentato, per chiedere stavolta ventimila euro, e spavaldamente gli aveva rivelato il suo sopranome "Giovanni u panda". Grazie a questo, i poliziotti sono riusciti a identificarlo e arrestarlo.
 

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