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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Galileo Ferraris

Apertura Ostello Bello nella sede dell'ex centrale termoelettrica: c'è il sì del Comune 

Il settore Edilizia privata ha espresso parere favorevole alla richiesta di permesso di costruire avanzata dalla società Neoimmobiliare. Siamo nella zona di piazza XIII Vittime, all'angolo tra la via Volta e la via Galileo Ferraris.  L'assessore Di Dio: "L'intervento consentirà di restaurare un immobile di pregio"

Anche Palermo avrà il suo Ostello Bello. Ieri il settore Edilizia privata del Comune ha espresso parere favorevole alla richiesta di permesso di costruire avanzata dalla società Neoimmobiliare per la realizzazione della struttura turistico alberghiera nell'immobile che agli inizi del '900 ha ospitato la prima centrale termoelettrica della città. Siamo nella zona di piazza XIII Vittime, all'angolo tra la via Volta e la via Galileo Ferraris.  

"Prosegue l’azione di rigenerazione urbanistica ed edilizia – dichiara il sindaco Leoluca Orlando - e con essa crescono le condizioni di vivibilità e di attrattività internazionale per diverse fasce di età e tipologie di presenze provenienti da altre realtà".

"Si conclude positivamente per la nostra città -  commenta l’assessore all’Edilizia privata, Vincenzo Di Dio - un percorso che è stato anche a tratti complicato da una differente visione sul piano tecnico e che, anche grazie al chiarimento del Tribunale amministrativo regionale, sono contento abbia avuto questo esito".

La sentenza del Tar di cui parla l'assessore ha annullato il provvedimento del 17 luglio scorso con cui il Comune aveva negato "il permesso di costruire per una pretesa difformità delle opere oggetto di istanza con lo strumento urbanistico". "In questi mesi, caratterizzati da polemiche non sempre costruttive - prosegue Di Dio - abbiamo alacremente lavorato non prestando il fianco e oggi presentiamo il risultato alla città, convinti che più di mille parole parlino i fatti. Il mio personale ringraziamento - aggiunge l'assessore - va all’attuale dirigente del settore Edilizia privata ed ai funzionari architetti per la sensibilità dimostrata nel trattare una pratica che per una precedente interpretazione non aveva condotto all’esito odierno. L'intervento - conclude l'assessore - consentirà di restaurare un immobile di pregio e consentirà la nascita di un particolare insediamento turistico alberghiero che amplierà l'offerta. Importanti anche le ricadute sul piano occupazionale".

La catena di ostelli fondata nel 2011 da un gruppo di giovani professionisti milanesi ha impiegato il periodo di stop imposto dal Covid lavorando alle nuove aperture. Inaugurate a giugno le strutture di Genova e Firenze. All'appello mancano Roma e Palermo. Obiettivo finale: quadruplicare i posti letto sul territorio nazionale, che passano da 350 ad oltre 1.500, e portare a oltre 180 il numero di personale che verrà impiegato in tutta Italia. Ostello Bello può già vantare riconoscimenti a livello internazionale, come il Premio "Miglior catena di ostelli al mondo", "Miglior ostello italiano" agli Hoscars Awards 2019 di Hostelworld e nel 2017 l'Ambrogino d'Oro, benemerenza civica che il Comune di Milano assegna alle realtà più meritevoli della città.

"Il parere favorevole del settore Edilizia privata del Comune è una buona notizia - commenta Alessandro Anello, vice presidente della commissione Attività produttive a Palazzo delle Aquile -  per la città di Palermo, per il turismo, per lo sviluppo, peccato che ci siano voluti due anni di lotte a colpi di ricorsi e carte bollate a causa dei bastoni fra le ruote messi dall'amministrazione comunale. Il 10 febbraio scorso una sentenza del Tar ha definitivamente bocciato il Comune, aprendo di fatto la strada alla struttura turistico-ricettiva nell'ex centrale termoelettrica alle spalle del Castello a Mare. In quei mesi in veste di vicepresidente della commissione Attività produttive- conclude Anello - ho sollecitato l'assessore all'Edilizia privata Vincenzo Di Dio sull'opportunità di portare avanti il progetto nell'interesse dell'economia turistica della città. Il confronto si è rivelato proficuo e adesso anche a Palermo potrà nascere l'ostello più famoso d'Italia". 

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