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Cronaca Sperone / Corso dei Mille

Bimbo autistico si perde all'uscita da scuola: la famiglia annuncia battaglia legale

Il papà dello studente, Francesco Prestigiacomo, sta valutando una possibile denuncia perchè questo episodio diventi "un esempio da evitare che si ripeta in futuro". Molte associazioni hanno chiesto di costituirsi parte civile

Da un lato ci sono i genitori di un bambino autistico che chiedono maggiore controllo e attenzione dall’altro la scuola che sostiene che sostiene che al suono della campanella si annullano le responsabilità del docente. Poi ci sono i fatti. Il protagonista è un ragazzo autistico di 14 anni che nel caos del primo giorno di scuola si è ritrovato a vagare per quasi un'ora, seguendo il flusso degli altri studenti, arrivando dall’Ipseoa Piazza fino alla stazione Centrale. La mamma lo aspettava ma per un disguido proprio sulle modalità di "licenziamento" degli alunni con handicap, non è riuscita a trovarlo in tempo. Il ragazzo è stato poi trovato e riconsegnato ai genitori un’ora dopo, grazie all’intervento di un agente della polizia ferroviaria che lo aveva notato in stato confusionale.

“Io non voglio fare processi a nessuno – premette Francesco Prestigiacomo, papà del ragazzino -. Credo, però, di aver subito insieme a mio figlio un dolo e per questo motivo stiamo valutando di intraprendere la via giudiziaria. Non miro a risarcimenti, voglio solo che il caso di mio figlio sia esemplare per evitare che si riverifichi in altre scuole. Gli studenti con handicap non possono e non devono mai essere lasciati soli”. Dalla scuola i professori si sono giustificati con i genitori dicendo che al suono della campanella decade ogni tipo di responsabilità.

“Si è trattato di una svista – aggiunge il preside Gaspare Marano -. Era il primo giorno d’attività didattica e probabilmente la docente non era perfettamente al corrente del problema dell’alunno. D’altra parte, anche i genitori ci avevano riferito che il ragazzo è autonomo e quindi c’è stata poca attenzione da parte di entrambi”. Ma Prestigiacomo non ci sta e annuncia una possibile battaglia legale: “Già molte associazioni mi hanno chiesto di potersi costituire parte civile – dice -. Personalmente non voglio fare una guerra contro un singolo ma contro l’organizzazione e la pessima legiferazione in materia di studenti disabili”. Intanto dalla prossima settimana dovrebbe partire il servizio di trasporto per i 1200 gli alunni di Palermo e provincia. Non si sa ancora, però, per quanto tempo sarà disponibile a causa della scarsità di fondi.

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