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Palermo-Udinese 4-1, valanga rosanero su Colantuono: cronaca, commenti e pagelle

Pioggia di gol al Barbera: apre Quaison, poi Hiljemark, Lazaar e Trajkovski abbattono i friulani. Inutile il guizzo di Thereau. Buona la prima di Schelotto

Sorride in svedese il Palermo del nuovo corso slavo-argentino che esce dalla crisi e passeggia su una diretta concorrente con una prova finalmente straripante. Perché se è vero che Sorrentino è stato tra i migliori in campo, i tre punti - per una volta - non sono soltanto figli delle parate capolavoro del capitano. No, oggi c'è altro. E' stato micidiale il colpo da ko della baby coppia Quaison-Hiljemark che ha confezionato i gol stendi-Udinese. Finisce 4-1 al Barbera la sfida della paura: demolito l'ex Colantuono (arrivato al capolinea). Nel battesimo di Schelotto (oggi "solo" dirigente accompagnatore per questioni burocratiche) il Palermo vola col nuovo 4-3-3 guidato dalla panchina da Bosi, mister rosanero per un giorno. Tutto troppo facile per Sorrentino e compagni. Un pomeriggio di gloria anche per Lazaar che ha trovato il gol fotocopia di un anno fa al Napoli, e Trajkovski, che si è esibito nell'arcobaleno già visto col Frosinone. Quattro gol ma potevano essere di più, perché nel finale Djurdjevic e ancora Trajkovski hanno sfiorato la cinquina.

Un Palermo giovane e cinico. E' da inquadrare (anche) in questo apparente controsenso il successo contro un'Udinese piombata in una pericolosa crisi. Rosanero che hanno giocato in verticale, con tocchi di prima, centrocampo aggressivo, ripartenze letali. La difesa non è ancora di granito ma per oggi può bastare così. E dire che nei primi 35 minuti avevano trionfato solo gli sbadigli. Di palle gol neanche a parlarne, squadre timorose, difese in trincea. L'apriscatola del Palermo si chiama Robin Quaison. L'azione del vantaggio è da manuale. Contropiede fulmineo, nel flipper verticale la palla finisce sui piedi di Gilardino, che serve profondo per Hiljemark: tocco intelligente per smarcare l'accorrente Quaison, che - arrivato a rimorchio - brucia Karnezis con un diagonale assassino. Palermo 1, Udinese 0.

I friulani cercano di scuotersi nella ripresa, ma c'è Sorrentino a tenere in piedi i compagni. Il portiere dice di no su un velenoso tiro-cross di Widmer, e appena 8 minuti dopo l'inizio del secondo tempo cala il sipario. Il 2-0 è ancora di marca svedese ed è simile al gol del primo tempo. Contropiede pilotato da Vazquez che spacca in due l'Udinese, palla a sinistra per l'accorrente Quaison, che mette in mezzo per Hiljemark. Tocco leggero, quanto basta per castigare Karnezis.

Partita praticamente finita. In realtà nell'ultimo quarto d'ora piovono altri tre gol. Il primo è di Lazaar con un sinistro da 35 metri, innocente all'apparenza, ma che diventa imparabile per la deviazione di Wague. Thereau segna il gol della bandiera, Sorrentino miracoleggia su un colpo di testa di Felipe e Trajkovski mette in ghiaccio la partita con un perfetto tiro a giro che muore all'incrocio. Finisce 4-1, Palermo a più 7 sulla zona retrocessione. Anzi, no. Perché Lasagna gela San Siro e riporta il Carpi a -6 a una settimana dello scontro diretto in Emilia. Quasi a ricordare che la strada per la salvezza è ancora lunga.

VIDEO: GOL E HIGHLIGHTS

TABELLINO
PALERMO 4. Sorrentino 6,5; Struna 6,5, Goldaniga 6, Gonzalez 6, Lazaar 6,5; Hiljemark 7,5, Jajalo 6, Chochev 6,5; Vazquez 6, Gilardino 6 (78' Djurdjevic s.v.), Quaison 7 (86' Trajkovski 6,5). Allenatore: Bosi 6,5.

UDINESE 1. Karnezis 6; Wague 5, Felipe 5,5, Piris 5; Widmer 5, Badu 6 (Kone s.v.), Lodi 6, Fernandes 5,5, Edenilson 5 (57' Alì Adnan 5); Perica 5 (56' Zapata 5,5), Thereau 6,5. Allenatore: Colantuono 5.
Arbitro: Tagliavento 6.
Reti: 35’ Quaison, 53' Hiljemark, 76' Lazaar, 79' Thereau, 87' Trajkovski.
Ammoniti: Chochev, Badu, Felipe, Jajalo, Widmer

GOL E HIG

LE PAGELLE 
I MIGLIORI TODAY
HILJEMARK 7,5. Torna il gol dopo quattro mesi, fa segnare il connazionale Quaison. Interno di movimento, inserimenti e intensità in mezzo. Esce dal letargo con una prova ai limiti della perfezione.
QUAISON 7. Schelotto gli trova la posizione ideale: viaggia a velocità doppia, serpentine, scatti, gol e assist. E adesso c'è da chiedersi perché sia stato impiegato così poco finora.
SORRENTINO 7. Tre parate da fenomeno, per ricordare che il vero fenomeno in questa squadra è sempre lui. Lo crivella solo Thereau, ma prima e dopo tiene il Palermo in quota. Al limite del leggendario il colpo di reni sull'1-3 che evita pericolosi affanni nel finale. 

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