Palermo-Sampdoria 1-1, Quagliarella spegne i sogni rosa | cronaca e pagelle
La migliore prestazione della stagione non basta alla squadra di Lopez per portare a casa i tre punti che avrebbero riaperto la lotta salvezza. Vantaggio di Nestorovski su rigore (primo stagionale), poi la beffa finale al 90'. L'Empoli resta lontano 7 punti
Non basta il miglior Palermo della stagione per piegare la Samp. Nella domenica di Carnevale lo scherzo di Quagliarella fa malissimo. Gli uomini di Lopez si accartocciano al 90' e sprecano la Grande Occasione per riaprire il discorso salvezza. E' un 1-1 che fa male, arrivato in extremis come un girone fa. Alla fine il calcio con le bollicine esibito oggi dal Palermo ha portato un solo punto. Risultato beffardo a parte, Lopez può apprezzare i miglioramenti della sua squadra: cambi di gioco, ripartenze, sovrapposizioni, raddoppi e trame sempre fluide e ragionate. Tutto quello che non si era mai visto quest'anno è spuntato magicamente oggi.
PALERMO-SAMP 1-1: GUARDA LE MIGLIORI AZIONI
La Sampdoria data in forma smagliante si è fatta schiacciare per larghi tratti di gara. Fino al guizzo di Quagliarella i pochi intimi del Barbera hanno apprezzato un bel Palermo: grinta, intensità e perfino velocità, con Sallai e Balogh, grezzi tecnicamente ma furiosi nell'aggredire gli spazi esterni, e un centrocampo sempre pronto a mordere. La difesa - attenta come non mai - ha fatto il resto, con Cionek in stato di grazia. La Samp ha spadroneggiato solo all'inizio (Quagliarella a porta vuota ha sprecato il più facile degli 1-0) e alla fine.
Lopez ha puntato ancora una volta sul collaudato 4-3-2-1, con Bruno Henrique (il migliore fino all'errore finale) vero ago della bilancia: encomiabile il lavoro del brasiliano nel trasformare il modulo del Palermo in un 4-2-3-1 elastico. In difesa, accanto a Cionek, il tecnico uruguaiano ha preferito l'usato sicuro, Andelkovic, al posto di Gonzalez. Citazione a parte merita Aleesami, finalmente tornato ai livelli di inizio anno dopo due mesi di letargo. Nella Samp la sorpresa è Schick, o meglio l'assenza di Muriel. I blucerchiati partono a razzo, non sfruttano un paio di flipper nell'area di Posavec, strozzano in gola l'esultanza quando Quagliarella si trova davanti alla porta sguarnita (tiro clamorosamente a lato), poi iniziano a rintanarsi dietro quando il Palermo prende possesso della partita.
I rosanero - passata la bufera - iniziano il loro show a metà tempo. Il protagonista è Balogh che spreca due volte davanti a Viviano. Ma è proprio l'ungherese a procurarsi un rigore, fischiato da Doveri per un intervento "pericoloso" di Bereszynski. Penalty trasformato da Nestorovski con un tiro potente. Ti aspetti la reazione della Samp, e invece viene fuori il Palermo, sempre a testa alta. Manovre insistite, contropiedi mai banali, giocate a due tocchi. Fa una bella figura Gazzi, un muro davanti alla difesa. Rispoli è la solita freccia, ma tra i protagonisti ci sono pure Nestorovski, una spina conficcata nei fianchi di Silvestre e Skriniar, e Bruno Henrique, uomo ovunque.
Nella ripresa il copione non cambia. Il Palermo sembra controllare senza rischiare, neanche quando Giampaolo scongela Muriel e Linetty. E anzi la squadra di Lopez a rendersi più pericolosa. Soprattutto a metà tempo, quando Rispoli, treno inesauribile, mette in mezzo per Sallai. Il suo tiro a botta sicura viene murato sul più bello. La Samp prova a ruggire ma - colpo di testa di Silvestre a parte (palla alta) - non è mai pericolosa. Gazzi e Bruno Henrique sono due polpi in mezzo al campo e i loro tentacoli disinnescano sul nascere le ambizioni doriane. Entrano Diamanti ed Embalo, ma negli ultimi minuti si materializza la beffa: prima Posavec mura un colpo di testa ravvicinato di Bruno Fernandes, poi arriva il patatrac. Henrique perde palla a metà campo, Muriel si invola, dà a Quagliarella che non sbaglia. Finisce 1-1, due punti buttati via.
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