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Il centro sportivo del Palermo resta un nodo irrisolto: tensioni in Cda, Di Piazza a un bivio

Non si placano le polemiche fra il presidente Mirri e il vice Di Piazza, ormai in guerra fredda da settimane. L'italo-americano si è preso 72 ore di tempo per decidere se partecipare o meno alla realizzazione degli impianti per gli allenamenti

E' partito un vero e proprio countdown per Tony Di Piazza. E intanto però è gelo totale con Dario Mirri. Questione di giorno, di ore esattamente, per l’italo-americano che come termine ultimo avrà quello di lunedì prima di comunicare una volta e per tutte al suo “socio” in affari se intenderà partecipare alla realizzazione del centro sportivo. Si è chiuso così l’ennesimo, infuocato, cda in casa Palermo. 

Un grande fuoco di paglia però da cui non sono emersi sostanziali novità per il club rosanero. Per capire se effettivamente il nuovo centro sportivo avrà anche un accento siculo-americano bisognerà attendere lunedì prossimo, così come molto probabilmente bisognerà attendere qualche settimana prima di avere notizie certe sulla vendita del 40% di quote di proprietà di Tony Di Piazza. Pare che sul tavolo dell’americano infatti negli ultimi giorni sia pervenuta qualche timida offerte, ma l’imprenditore originario di San Giuseppe Jato avrebbe preferito non sbottonarsi davanti al suo socio nel corso del cda, mantenendo una certa riservatezza a riguardo. 

Tanta carne sul fuoco, così come d’altronde capita da settimane da queste parti. Di Piazza avrebbe nuovamente puntato il dito contro Sagramola, che per la prossima serie C potrà contare su un budget più corposo rispetto a quello concordato in precedenza. Decisione che ha fatto, nuovamente storcere il naso a Di Piazza e che di fatto ha ulteriormente inclinato i rapporto con l’ad del Palermo. Ma l’argomento del giorno è stato sicuramente il coinvolgimento (o meno) di Di Piazza nel nuovo centro sportivo.

Perché nonostante l’imprenditore originario di San Giuseppe Jato sia sempre più lontano dall’orbita rosanero alla fine potrebbe comunque decidere di fare quest’ultimo “investimento”, aumentando così il valore di mercato del suo 40% di quote. Mirri, che dal canto suo sperava già ieri pomeriggio di avere qualche delucidazione a riguardo, dovrà attendere ancora 72 ore prima di capire su chi potrà fare affidamento per regalare al Palermo la sua nuova casa per le sedute tecniche settimanali. A rompere il silenzio nella tarda serata è stato lo stesso Di Piazza, con l’ennesimo post pubblicato su Facebook. "Ho detto la mia - scrive l’americano, presumibilmente facendo riferimento a quanto accaduto durante l’ultimo cda - finché ci sono, rimaniamo tutti insieme nella stessa direzione per il bene di questi colori".

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