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Domenica, 28 Aprile 2024
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Schillaci ricorda Vialli e le Notti Magiche: "Il suo assist con l'Austria mi spianò la strada"

L'eroe di Italia '90 fece coppia con l'allora attaccante della Sampdoria morto oggi: "Il mio primo gol fu tutto merito suo e mise il suo zampino anche nella mia rete contro l'Argentina. Perdo una persona importante"

Fino a ieri sera, Totò Schillaci all'inaugurazione di una mostra sulle figurine di Italia '90 a Dublino, dove è insieme mito e incubo per aver eliminato l'Eire, chiaccherando con alcuni palermitani emigrati aveva definito "impossibile" quell'assist di Gianluca Vialli. Quel cross perfetto contro l'Austria "ha aperto la strada alle Notti Magiche", dice l'eroe del mondiale italiano, raccontando a PalermoToday cosa è stato per lui l'ex compagno della Nazionale, morto oggi a 58 anni.

"Il mio primo gol fu tutto merito suo", ricorda Schillaci. "E non posso far altro che ringraziarlo per avermi dato la possibilità di segnare quella rete che ha cambiato la mia carriera e la storia del mondiale". Eppure in quei giorni di gloria per Totògol, Vialli dovette accomodarsi in panchina dalla terza partita con la Cecoslovacchia sino ai quarti contro l'Eire. Perché nel frattempo era venuto fuori tutto il talento di Roberto Baggio e Vicini di attaccanti doveva sceglierne due. "Ma tra noi - chiarisce Schillaci - non ci fu mai nessun dualismo. Eravamo un gruppo forte e affiatato".

E così Vialli tornato titolare nella semifinale contro l'Argentina, ai danni di Baggio, mise ancora una volta lo zampino nella rete di Schillaci che fece sognare la finale dell'Olimpico agli italiani fino ai maledetti rigori parati da Goycochea. "Anche l'1-0 in quella partita - ricorda ancora l'ex centravanti di Messina, Juventus e Inter - venne propiziato da Gianluca con un tiro respinto dal portiere argentino che poi io misi dentro".

Per Schillaci, l'ex bomber di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea "è stato un guerriero sia in campo che fuori, ma anche una persona perbene e di cultura". Che rimarrà sempre nel cuore dell'attaccante palermitano del Cep. "Avevamo capito che stava molto male, purtroppo queste malattie non guardano in faccia nessuno, ma appresa la notizia oggi mi è dispiaciuto molto. Perdo una persona che per me è stata importante".

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