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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Genoa-Palermo 3-4, al Marassi i rosa riscrivono la storia: cronaca, commenti e pagelle

Rimonta pazzesca al Ferraris: a metà ripresa i Grifoni erano avanti 3-1. Poi succede di tutto. Goldaniga, Rispoli e Trajkovski al 90' regalano a Corini un'incredibile vittoria

Pazzesco, leggendario, romanzesco. No, il Palermo non è morto. E' resuscitato al Marassi. Un 4-3 da sogno che riporta a galla i rosa al termine di una partita che è già stata consegnata alla storia. Il contropiede timbrato da Trajkovski è un'azione che resterà scolpita nella memoria dei tifosi rosa. Il Genoa - imbattuto finora al Marassi - a metà ripresa vinceva 3-1. Negli ultimi minuti cade tre volte e regala al Palermo una vittoria scaccia-crisi, dopo nove sconfitte consecutive. Il Palermo - preso per mano da Diamanti (entrato dopo il terzo gol di Ninkovic) non è più ultimo, conquista la seconda vittoria in trasferta e si riporta a -5 dalla soglia salvezza. Lo fa contro un Genoa usa e getta: la squadra che ha schiantato in casa Juventus e Fiorentina, si squaglia davanti a un Palermo mai domo, che anche nei momenti peggiori è riuscito a incassare i colpi, per poi acciuffare - nel finale - il treno che può ancora portare alla salvezza.

GENOA-PALERMO 3-4: GOL E HIGHLIGHTS

Partita drammatica che tocca picchi di puro godimento nel finale. Il Palermo aveva segnato 11 gol nelle prime 16 partite. A Genova ne segna 4. E basta questo per far capire che razza di impresa abbiano fatto i Corini boys. Una partita nata male, col graffio velocissimo di Simeone, e chiusa in maniera epica. Ti aspetti un Genoa stanco, per le fatiche del giovedì, e invece la truppa di Juric surclassa da subito l'avversario con pressing forsennato, scambi veloci, raddoppi e sovrapposizioni a gogò. La partita si sblocca dopo neanche quattro minuti con questa sequenza: Aleesami spazza, Nestorovski si fa anticipare da Burdisso, Andelkovic sbaglia il disimpegno e si fa anticipare da Rigoni che uncina un pallone d'oro per Simeone. Il piccolo Cholo davanti a Posavec non sbaglia e il Grifone è già in vantaggio. I piani di Corini - che aveva riproposto il solito 3-5-1-1 con Quaison in appoggio a Nestorovski - si sbriciolano praticamente a partita appena iniziata. Il Grifone è una bestia imprendibile al Marassi: nei primi 20 minuti piovono occasioni da gol e la difesa del Palermo sembra una tonnara. 

I padroni di casa spingono sulle fasce: Ninkovic mette in mezzo, sul suo cross si avventa Simeone che centra il palo. Al festival partecipa anche Rigoni che in area non aggancia un pallone favorendo la conclusione del Cholito: tiro alto di poco. Ma - come già successo a Firenze - il Palermo incassa senza andare al tappeto. Così, appena passa la tramontana, inizia a riaffacciare la testa. I rosa a poco a poco prendono campo. Corini chiede un rigore per un presunto fallo su Bruno Henrique (che non c'è, e nell'occasione si rompe Veloso). Poi esulta per la magia di Quaison. L'azione del Palermo si sviluppa in verticale. Gazzi serve Nestorovski che viene abbattuto da Cofie, la palla finisce sui piedi dello svedese che si accomoda in area dopo aver fatto fuori tre avversari e fredda Perin con un piatto preciso. E' il gol della domenica. 

La partita svolta, perché nella ripresa il Palermo alza il baricentro e spaventa subito gli avversari, rischia e se la gioca (dopo 50 minuti tutta la difesa - Cionek, Andelkovic, Goldaniga - è già ammonita) Munoz cicca un disimpegno, Nestorovski chiede e ottiene il triangolo con Bruno Henrique, ma a due passi da Perin spara alto. E siccome il calcio è crudele, il Palermo va sotto quando assapora il sorpasso. Il gol nasce ancora dalla fascia: a destra Lazovic sfonda e scodella in mezzo. L'area è affollata da difensori rosa, ma di testa la prende Simeone, l'unicon genoano, bravo a trovare il palo più lontano. Parabola imprendibile per Posavec. Il Palermo si squaglia. Pochi minuti dopo l'indemoniato Simeone mette lo zampino anche sul gol di testa di Ninkovic, che infila Posavec con un tocco assassino. Corini raschia dalla panchina le ultime speranze, e scongela Diamanti.

Sembra finita, invece inizia un'altra partita. Alino, 3 minuti dopo il suo ingresso, inventa una punizione telecomandata che trova Goldaniga: la sua testata batte Perin e riapre la sfida. Il Palermo adesso se la gioca. Saltano gli schemi, si gioca all'arrembaggio. Mancano 20 minuti. Posavec stoppa Ninkovic, Corini fa entrare Hikjemark e Trajkovksi. All''88 Rispoli - in posizione dubbia - sfrutta una carambola di Andelkovic, sugli sviluppi di una punizione, e con un tocco di rapina insacca il pareggio. Ma l'incredibile si materializza al '90: Ntcham combina un guaio e regala palla agli avversari. Nestorovski si invola, si avvicina in area e attira tutta la difesa del Genoa: il cross basso finisce sui piedi di Trajkovski che controlla, prende la mira, e infila Perin sul palo più lontano. E' il gol del poker. Esplode la panchina rosanero, saltano i nervi. Perin - nei minuti di recupero - si fa buttare fuori per un fallo di reazione su Nestorovski. Il Palermo regge fino alla fine ed espugna il Marassi. E' la vittoria più incredibile, che disegna un nuovo futuro.    

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