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Anno nuovo chiama vecchio Palermo, Tedino: "Voglio vedere la cattiveria di sempre"

Contro lo Spezia dell'ex Gilardino i rosa devono invertire il trend negativo (8 sconfitte dopo la sosta nelle ultime 15 stagioni). Il tecnico avverte: "I liguri sono una squadra forte". Moreo pronto a scendere in campo dal primo minuto

Mancano soltanto due giorni al primo impegno dell’anno per gli uomini di Tedino. Tre settimane dopo l’ultimo match giocato al Barbera contro la Salernitana il Palermo si ritroverà a dover scendere in campo contro lo Spezia – calcio d’inizio sabato alle ore 18 -  per provare a sfatare il tabù della prima partita del 2018. Negli ultimi 15 anni il club rosanero ha perso ben otto volte il primo impegno dell’anno, pareggiando tre volte  e vincendo soltanto in quattro occasioni. Da preservare, inoltre, c’è anche l’imbattibilità esterna, un primato che il club rosanero in Europa condivide soltanto con Napoli e Barcellona. “Più che il primato maturato in trasferta – dice Tedino in sala stampa – quello che mi preoccupa di più sarà proprio il rientro dalla sosta. Mi auguro di rivedere in campo la stessa cattiveria agonistica di sempre, la stessa bava alla bocca. Non siamo semplicemente chiamati a far bene, abbiamo l’obbligo di vincere e continuare un percorso intrapreso in questi primi cinque mesi di campionato. Quello che temo di più è proprio il fatto che i miei ragazzi per quasi un mese abbiano staccato la spina, sabato pomeriggio mi aspetto tante risposte positive. Dovremo davvero scendere in campo con la giusta mentalità, anche perché giocheremo in uno stadio dove ci attenderà una tifoseria molto calda”.

A provare a mettere in difficoltà i primi della classe ci sarà una squadra molto insidiosa con soltanto nove punti in meno rispetto a quelli conquistati dal Palermo nel girone d’andata. In casa, inoltre, gli uomini allenati da mister Gallo hanno dimostrato di potersela giocare contro chiunque, perdendo soltanto una volta a inizio campionato contro il Carpi. “Quest’anno – continua il tecnico – in serie B ci sono squadre fortissime. E' sbagliato pensare che il Palermo possa vincere ogni partita asfaltando gli avversari. All’andata dissi che sarebbe stata una finale di torneo, adesso, invece penso che sia una finale di Coppa, dove dovremo stare attenti a non concedere molto. I liguri possono contare su un giocatore esperto come Gilardino, e in questa sessione di mercato hanno preso anche Palladino. Sono un gruppo molto esperto e preparato per la categoria e i 30 punti in classifica lo dimostrano”.

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Palermo che si ritroverà a dover scendere in campo senza Cionek (ceduto alla Spal), Monachello (fresco di trasferimento all’Ascoli) e Rispoli, alle prese con un infortunio. L’alternativa porta la firma di Luca Fiordilino. Quest’anno il centrocampista palermitano è stato schierato come vice-Aleesami a sinistra, ma mai a destra al posto di Rispoli. “Questo ragazzo mi ha davvero impressionato. Merita di potersi togliere tante soddisfazioni. Finora ci ha dato tanto in termini di qualità e adattamento. Sicuramente – confessa Tedino – troverà spazio, ma deciderò nelle prossime ore se schierarlo dal primo minuto”. Spazio anche per la parentesi “Monachello”. “Mi è dispiaciuto tanto per lui, ma allo stesso tempo sono felice perché finalmente potrà vedere il campo con maggiore continuità. Purtroppo – continua – abbiamo deciso di cambiare qualcosa in avanti per quanto riguarda la struttura fisica dei miei giocatori”.

Cessioni ma anche nuovi acquisti. A disposizione di mister Tedino ci saranno sicuramente sia Fiore che Moreo. Mentre il difensore belga partirà quasi sicuramente dalla panchina, l’ex attaccante del Venezia potrebbe mettere fin da subito in difficoltà il tecnico rosanero, anche se Trajkovski, almeno per il momento, resta favorito. “Moreo – spiega il tecnico – è un attaccante molto importante, con delle qualità uniche. Può giocare anche da esterno destro, poiché possiede grande struttura, velocità e resistenza. In questo momento, però, mi sembra un rischio schierarlo da quinto d’attacco. Moreo ci permetterà di variare assetto tattico a partita in corso e questa è una cosa molto importante. Sono davvero soddisfatto del mio reparto offensivo. In allenamento tutti i miei attaccanti mi hanno dato risposte incoraggianti, adesso voglio vedere come si comporteranno in campo in una partita ufficiale. L’addio di Cionek non cambierà più di tanto i nostri equilibri. La partenza del difensore polacco farà in modo che gente come Dawidowicz, Szyminski  e Accardi possano trovare più spazio. Inoltre è arrivato anche Fiore. Dietro siamo più che al completo”.

La chiosa è sul futuro di Embalo, che è ancora tutto da decifrare. Da una parte la volontà del giocatore e dell’entourage di partire per giocare di più, dall’altra quella del tecnico che non vorrebbe affatto rinunciare al giocatore 23enne. “Embalo ha delle caratteristiche diverse da tutti gli elementi che ho a disposizione. Può giocare da esterno d’attacco nel 3-5-2, anche se fa un po’ più di fatica. Comunque sia – conclude Tedino – in qualsiasi ruolo giochi riesce sempre a darmi ottime garanzie, quindi vorrei trattenerlo. Sul fatto che spesso non giochi posso soltanto dire che non regalo niente a nessuno. In campo scende soltanto chi ha dimostrato di essere il migliore dopo una settimana di allenamenti”.

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