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Domenica, 28 Aprile 2024

VIDEO | L'Opera a teatro e le passeggiate a Mondello, Di Francesco: "Palermo fantastica, la A qui sarebbe speciale"

L'attaccante intervistato in esclusiva da PalermoToday racconta il suo rapporto col capoluogo e col padre-allenatore: "Città bellissima, ci siamo ambientati subito. Con papà da piccoli ci punzecchiavamo di più, poi è nato mio figlio...". Nel mirino Como e Cremonese: "Il pubblico la nostra arma in più, anche fuori casa. E sabato voglio 30 mila cuori al Barbera"

Le lunghe passeggiate a Mondello o in centro, ma anche lo spettacolo dell'Opera al Teatro Massimo e l'immancabile visita al Santuario di Santa Rosalia. "Palermo è una città che offre tanto, veramente bella", ammette Federico Di Francesco - 3 gol in rosanero per lui quest'anno - in un'intervista esclusiva a PalermoToday. E chissà se alla Santuzza ha chiesto ha chiesto la "grazia" per la promozione in serie A. Intanto l'attaccante si gode il magic moment della squadra ("Vogliamo mantenere questo trend positivo") e guarda con fiducia alle prossime due, decisive, sfide. Al Barbera sabato arriva il Como di Cesc Fabregas, uno che da calciatore ha vinto tutto quello che si poteva vincere. "Ma noi avremo i 30 mila del Barbera che ci daranno una carica fortissima", dice sorridendo Di Francesco.

Sabato scorso una vittoria importante contro la Feralpisalò
“E' stata una vittoria importante, era una gara fondamentale per il nostro percorso: non vincevamo da tanto fuori casa e affrontavamo una squadra reduce da 14 punti in 7 gare. Abbiamo ottenuto tre punti in un incontro sporco, a tratti abbiamo anche sofferto: tutti, però, abbiamo corso verso l’unica direzione della vittoria”.

Quasi 2700 tifosi al Garilli, in trasferta il pubblico rosanero è stato sempre molto presente
“E' meraviglioso giocare in trasferta con questo sostegno, ho in mente la corsa della squadra verso il settore ospiti sia al gol di Ranocchia che a quello di Soleri. Emozioni uniche, i tifosi sono fantastici: ci seguono in ogni parte d’Italia, ci trasmettono tutto il loro amore verso questa maglia. E per noi, senz’altro, questo rappresenta una responsabilità in più”.

Sabato contro il Como al Barbera un incontro altrettanto importante, avete l’occasione di agganciarli in classifica: confidate in 30 mila cuori rosanero
“Speriamo di vedere 30 mila tifosi, l’affetto del pubblico non è mai mancato: solo i palermitani sono in grado di costruire questa cornice”.

Obiettivo quinta vittoria consecutiva in casa, la terza di fila: avete la percezione di vivere un momento chiave della stagione?
“Indubbiamente è un momento importante, il girone di ritorno è sempre un’altra storia. Vogliamo continuare in questa direzione, mantenere il recente trend positivo: avremo adesso due partite difficili contro Como e Cremonese. Affronteremo due squadre fortissime, che si sono rinforzate col mercato: vogliamo essere alla loro altezza, giocarcela a viso aperto. Noi abbiamo l’ambizione di vincere sempre e fare un gran finale di campionato”.

Il tuo rapporto con Palermo, come ti stai trovando in questa nuova città
“Palermo è una città bellissima, io e la mia famiglia ci siamo ambientati subito. Viviamo vicino allo stadio, spesso andiamo a fare una passeggiata a Mondello. Sono andato con mio suocero al santuario di Santa Rosalia, è stato fantastico. Ogni tanto vado in centro, sono anche stato con mia moglie al Teatro Massimo a vedere l’Opera. E' una città che offre tanto, veramente bella”.

Il rapporto con tuo papà, ex giocatore e attualmente allenatore. E' stimolante per te?
“Con papà ho il classico rapporto padre-figlio, con l’unica differenza che lui vive del mio stesso lavoro e fa parte del mio stesso mondo. Parliamo spesso di calcio, ci confrontiamo e ci diamo aiuto a vicenda nei momenti difficili. Lui è stato anche un calciatore, è stato sempre il mio esempio. Da piccoli ci punzecchiavamo di più, adesso è un rapporto più maturo anche perché sono diventato padre anche io”.

L’obiettivo è realizzare il sogno di tutti i palermitani…
“Sappiamo bene cosa può succedere quando questa piazza si accende, si crea una magia. Io non c’ero qui in C quando è stata ottenuta la promozione in B però ho osservato da fuori con passione l’energia, l’empatia che si è creata tra pubblico e squadra. Io adesso la percepisco, per strada o allo stadio: creare questa atmosfera è importante, sta a noi poi in campo dimostrare di essere all’altezza. Dobbiamo ragionare partita dopo partita, adesso pensiamo al Como poi ci sarà la Cremonese: ce la metteremo tutta perché i palermitani se lo meritano”.

Riprese di Riccardo Campolo

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