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Ztl di notte, avanti senza fretta: non passa la linea Catania ma resta il malcontento della gente

Le riserve del vicesindaco Giambrone inducono Orlando a temporeggiare. La maggioranza tira un sospiro di sollievo dopo la "fuga in avanti" dell'assessore alla Mobilità. Opposizioni all'attacco, Argiroffi: "Consiglio calpestato, cittadinanza esasperata". Figuccia: "Facciamo un referendum"

Avanti, ma senza fretta. La decisione del sindaco di posticipare al 10 gennaio l'avvio della Ztl notturna nei giorni di venerdì e sabato fa emergere, in controluce, due posizioni diverse all'interno della Giunta: quella dell'assessore alla Mobilità Giusto Catania e quella del vicesindaco Fabio Giambrone.

Orlando ha dato ragione a quest'ultimo, che aveva manifestato tutta la preoccupazione per i potenziali effetti collaterali di un provvedimento ancora oggi impopolare. Non solo tra la gente, che per larga parte contesta al Comune l'assenza di servizi (bus e parcheggi) e lo scarso controllo del territorio da parte della polizia municipale, ma anche all'interno di Sala delle Lapidi. In Consiglio, la maggioranza non ha preso bene la fuga in avanti dell'assessore Catania. Le settimane precedenti all'assemblea pubblica di ieri sono state scandite dagli interventi del presidente Totò Orlando, che ha messo in guardia la Giunta sui rischi connessi alle modifica dell'attuale Ztl e sulla necessità di coinvolgere il Consiglio sulle pedonalizzazioni in quanto organo titolato a decidere. Ma anche dai timori dei gruppi di maggioranza, che hanno chiesto un approccio più soft rispetto al percorso tracciato da Catania. 

Nei fatti, sono stati accontentati dal sindaco. "L’assemblea cittadina sulla Ztl - dicono i consiglieri di Avanti Insieme Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimo Giaconia, Toni Sala - è stata una pagina importante di civismo attivo e maturo. I cittadini sono intervenuti con puntualità e civiltà dando prova di voler contribuire alle scelte politiche decisive per la vita della città. Nessuno è sembrato contrario ideologicamente alla Ztl, ma tutti a favore di una Ztl regolata e in cui siano garantiti sicurezza e servizi efficienti. Bene ha fatto dunque il sindaco a prorogare l’inizio del provvedimento, annunciando che questo differimento servirà a potenziare il raccordo e l’intervento delle forze di polizia. E' emersa però una debolezza della polizia municipale, i cui limiti sono riconducibili soprattutto alla carenza di organico, dimezzato rispetto ai bisogni della città, e al fatto che molti lavoratori siano in part-time. Un altro potenziamento necessario deve essere quello degli autisti dell’Amat, anch’essi insufficienti. Restiamo convinti infine che i passaggi normativi che coinvolgerebbero il Consiglio comunale sarebbero fondamentali per incardinare i provvedimenti sulla mobilità mettendoli in sicurezza per gli anni futuri".

Sul conivolgimento dell'Aula insiste pure Italia Viva, che plaude alla decisione presa dal sindaco in quanto "mira al dialogo con il Consiglio comunale". Così Sandro Terrani, che prosegue: "Non sarebbe stato prudente fare partire adesso la Ztl h24, il rischio sarebbe stato quello di danneggiare e non aiutare i cittadini. Auspico un confronto tra questa amministrazione, il Consiglio comunale, insieme a residenti e commercianti per definire al meglio la mobilità all'interno del centro storico di Palermo, cercando soluzioni che possano giovare tutti. Non è con le fughe in avanti che si risolvono le cose".

Se Italia Viva sin da subito ha assunto una posizione attendista, Sinistra Comune (che in Giunta è rappresentato da Giusto Catania) ha leggermente smorzato l'iniziale "integralismo". "L’assemblea cittadina di ieri ha confermato la volontà della città di istituire la Ztl notturna - dicono I consiglieri Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno - una scelta di vivibilità e di tutela di tutti i cittadini. Bisogna ringraziare la circoscrizione per aver organizzato un evento che ha chiarito le posizioni in campo al di là della propaganda. E' emerso un quadro complesso, anche conflittuale, ma aperto al confronto, in cui è netta, tra i residenti, la richiesta di proseguire il percorso di limitazione del traffico veicolare. Le parole del sindaco hanno fotografato in maniera chiara la necessità di proseguire il percorso, che certamente sarà solo rafforzato da un piccolo rinvio utile a migliorare la comunicazione sul provvedimento".

L'opposizione, presente all'assemblea tra gli altri con Sabrina Figuccia (Udc), cavalca il malcontento di molti palermitani. "I cittadini - dice - hanno ormai capito tutto e non ci stanno. Chiedeno servizi, come parcheggi e mezzi pubblici, ma anche controlli e tutto ciò che serve a rendere vivibile la città. Personalmente ho rilanciato il mio secco 'no' a questo inutile provvedimento e proprio oggi in commissione ho chiesto di mettere all'ordine del giorno il regolamento per l'istituzione del referendum, in modo da dare finalmente la parola ai cittadini sia sul tema della ztl, che sul lavoro svolto dall'amministrazione fino ad oggi. Credo che in tema, come me, boccerebbero l'operato di questo Sindaco, che se ha davvero a cuore la città di Palermo, farebbe bene a farsi da parte".

Secondo Giulia Argiroffi (gruppo Misto), "il sindaco impone le sue decisioni calpestando un malcontento crescente e sfidando una cittadinanza esasperata, come solo un dittatore agonizzante può fare. La scelta di posticipare l’imposizione della Ztl calpesta ancora anche il Consiglio comunale, altro chiaro segno politico da non sottovalutare: Orlando sa che non può più contare sulla maggioranza, soprattutto quando si chiede di avallare la propaganda del suo peggiore assessore: Giusto Catania".

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