Formazione, Scilabra: "Stop ai licenziamenti avviati dagli enti"
"Abbiamo tracciato una strada chiara e netta: stop all'Avviso 20 e riforma del settore. I lavoratori non possono pagare gli errori di un sistema che ha prodotto clientele e affari". Falcone (Pdl): "Subito un tavolo tecnico"
"Il Governo regionale non può guardare con indifferenza ai procedimenti di licenziamento avviati dagli enti. Vi chiedo di fermare queste procedure". Lo ha detto l'assessore Nelli Scilabra alle associazione degli enti di formazione. "Conoscete i nostri obiettivi politici, abbiamo tracciato una strada chiara e netta: stop all'Avviso 20 e riforma del settore. Vi chiedo di condividere tutto il percorso - ha aggiunto Scilabra - per consegnare alla Sicilia una nuova formazione professionale. La crisi del settore non può essere di certo addebitata all'azione di questo governo, ma a chi negli anni passati ha avviato una finta riforma che oggi manifesta palesemente il triste collasso. Dobbiamo salvare i lavoratori e ridare dignità alle loro attività, dobbiamo comprendere che è finita un'era ed è iniziato un nuovo percorso, su questo nessun passo indietro". "Che sia chiaro: i lavoratori non possono pagare gli errori di un sistema che ha prodotto clientele e affari. Vi chiedo di dare il vostro contributo - ha chiesto l'assessore - ho bisogno del supporto della parte sana del sistema".
FALCONE: "SUBITO UN TAVOLO TECNICO". "Il governo si fermi con i suoi maldestri tentativi di tranquillizzare le categorie della Formazione - dice il vicepresidente del gruppo Pdl all'Ars, Marco Falcone - La proposta Scilabra evidentemente non convince affatto i sindacati i quali già da ora paventano più di 3500 licenziamenti, oltre al grave danno per i formandi che si verrebbe a creare". "Dunque - specifica Falcone - si istituisca piuttosto, e anche in fretta, un tavolo propositivo composto da tecnici, politici e categorie interessate a partire dai loro rappresentanti; e si parta da quanto è emerso dall'audizione del dottor Albert in commissione per trovare soluzioni adeguate, fermo restando il recupero dei cosiddetti fondi perduti, avviando il Piano Giovani, la seconda annualità dell'avviso 20, non trascurando i formatori e gli uffici di supporto, quindi salvando questi posti di lavoro: la Sicilia non ha bisogno di nuovi disoccupati".
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