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Politica

Termina la "maratona" a Sala delle Lapidi, dopo 20 sedute approvato il consuntivo 2017

Il rendiconto è passato con 19 sì (tra questi anche Volante) e 8 voti contrari. Il via libera all'atto a tre giorni dallo scioglimento del Consiglio. Azzerati i disallineamenti: l'Amat recepisce la direttiva del sindaco e taglia 50 milioni, il capitale sociale scende a 35 milioni. Orlando "Tanto tempo sprecato per atto dovuto". Tutte le reazioni

Ci sono volute 20 sedute di Consiglio comunale per approvare il bilancio consuntivo 2017. A tre giorni dal "gong" - il termine ultimo stabilito dal commissario ad acta, pena lo scioglimento del Consiglio - si è scritta la parola fine ad una lunghissima "maratona", che ha fatto emergere le incertezze (se non proprio la fragilità) della maggioranza e i "muscoli" delle minoranze (ostruzionismo secondo gli orlandiani), che però non hanno affondato il colpo. Per molti consiglieri il "tutti a casa" sarebbe stato eccessivo. 

Il consuntivo è passato a Sala delle Lapidi con 19 voti favorevoli (tra questi anche quello di Claudio Volante, ex Coraggiosi) e 8 contrari. Con il numero legale a 21 significa che parte dell'opposizione, rimanendo in Aula, ha consentito la votazione. Caronia, Figuccia, Ficarra e Gelarda al momento del voto invece sono usciti dall'Aula. Il via libera al rendiconto - la "fotografia" dei conti del Comune nel 2017 - è arrivata dopo che l'amministratore unico dell'Amat, Michele Cimino, ha presentato il bilancio della società e soprattutto ha confermato il recepimento della direttiva "imperativa e vincolante" del sindaco Orlando sui disallineamenti. Operazione che per l'Amat ha comportato una perdita di esercizio di 50 milioni di euro e un'erosione del capitale sociale: passato da da 98 a 35 milioni.

Cimino: "Approvato il bilancio Amat, sì a 7 nuove linee tram" 

Il consuntivo è stato approvato con un ordine del giorno, firmato dai capigruppo di maggioranza, che prevede di allegare all'atto le controdeduzioni elaborate dal Ragioniere generale su richiesta del commissario ad acta. Di fatto sono stati azzerati i disallineamenti (71 milioni di euro) che il rendiconto portava con sè dopo l'approvazione in Giunta. Tanto che l'assessore al Bilancio, Antonino Gentile, parla di "rendiconto del cambiamento" perché "è stato definito in modo puntuale il dare e l’avere fra il Comune e le sue società partecipate e sono state stanziate le somme necessarie per assicurare l’equilibrio dei conti. Dopo questa operazione di trasparenza, sarà ora possibile passare alla fase del rilancio dei servizi pubblici attraverso efficaci piani industriali e la rimodulazione dei contratti di servizio".

LE REAZIONI

"Alla fine, come era prevedibile e ovvio che accadesse, il rendiconto 2017 è stato approvato dal Consiglio comunale. Spiace solo che, per colpa dello sterile ostruzionismo di una parte dell'opposizione, questo atto, che normalmente richiede poche ore di discussione, abbia richiesto decine di giorni e tante, troppe sedute del Consiglio comunale che avrebbero potuto esser destinate ad atti urgenti e importanti. Alla fine, come è normale che sia, l'atto è stato approvato senza cambiare un numero o una virgola a dimostrazione del fatto che, se qualcosa di anomalo è avvenuto in questa vicenda, è proprio il comportamento di chi ne ha rallentato il percorso, scambiando il ruolo dell'opposizione con quello di chi vuole solo bloccare i lavori del Consiglio a danno della città e dei cittadini". Questo il commento a caldo dell sindaco Leoluca Orlando dopo l'approvazione del rendiconto in Consiglio. "La decisione dei vertici dell'Amat di far proprie le indicazioni venute dal sindaco per l'allineamento di crediti e debiti fra azienda e Comune - aggiunge il primo cittadino - è una importante scelta 'di squadra' che testimonia la sintonia e la comunità di intenti per il rilancio del servizio pubblico a Palermo in un quadro chiaro. E' importante che a questa scelta istituzionale segua, con la collaborazione di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio comunale, la adozione di un nuovo contratto di servizi che permetta anche un nuovo dialogo con la Regione che tenga conto della scelta fatta a Palermo per il trasporto su ferro".

"Il rendiconto 2017 è stato approvato dopo un tortuoso percorso studiato ad arte da alcuni esponenti dell'opposizione, che hanno tentato in ogni modo di dare una spallata all'amministrazione. Sono riusciti invece a danneggiare soltanto la città determinando il ritardo del trasferimento dei fondi nazionali. In Consiglio comunale abbiamo assistito ad un florilegio di insulti, accuse di irresponsabilità e di scarsa conoscenza degli atti; grida d'allarme per un paventato fallimento delle aziende partecipate; audizioni, domande reiterate malgrado fossero chiare le risposte. L'approvazione dell'atto era già scontata per un motivo accertato e attestato dall'organo di revisione dei conti: la corrispondenza del rendiconto alle risultanze contabili della gestione. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità delle minoranze affinche il prossimo importante impegno da affrontare in aula, la discussione del Bilancio 2018, non si trasformi in una ennesima corsa ad ostacoli, che arrecherebbe solo danni ai cittadini". Lo dichiara Barbara Evola, consigliera di Sinistra Comune e presidente della commissione bilancio, intervenuta in Aula a nome della maggioranza.

E il consigliere Marcello Susinno, sempre di Sinistra Comune, aggiunge: "E' un consuntivo pressoché in linea con quello degli anni precedenti. Occorre prendere atto, come peraltro sancito dall'Anci, che tantissimi Comuni vivono una condizione di sofferenza, causata sia dai minori trasferimenti di Stato e Regione ma anche dalle esigue entrate relative alle addizionali comunali dove il gettito pro-capite al sud è pari al 50% rispetto al nord. A Palermo tuttavia gli stipendi sono stati sempre garantiti, a differenza di altre città della Sicilia".

“Il consiglio comunale di Palermo, dopo settimane di dibattito e confronto, ha finalmente approvato il rendiconto 2017: un passaggio che ci permette adesso di concentrarci sul bilancio previsionale del 2018 e di dare risposte alla città”. Lo dicono i consiglieri del Partito Democratico di Palermo Dario Chinnici, Rosario Arcoleo, Francesco Bertolino, Carlo Di Pisa e Giovanni Lo Cascio. “Un via libera che sarebbe potuto arrivare molto prima – spiegano i consiglieri dem – L’approvazione di un ordine del giorno che riporta le controdeduzioni del Ragioniere generale ai rilievi dei Revisori traccia la strada per i prossimi mesi. Il rendiconto 2017, dopo il consolidato 2016, è un ulteriore passo di quel percorso che vede un riordino complessivo dei rapporti con le partecipate attraverso l’eliminazione, dopo anni, dei disallineamenti: adesso il Comune e le sue aziende potranno guardare con maggiore serenità al futuro e, grazie ai conti in regola, garantire i servizi alla città grazie ai nuovi contratti di cui il consiglio si occuperà a breve”.

"Forza Italia - afferma il capogruppo Giulio Tantillo - ha votato no al consuntivo! Per la maggioranza votare il consuntivo 2017 dopo il consolidato del 2016 non era facile, non per i 70,7 milioni non allineati (i disallineamenti sono sempre esistiti) ma perché incidono sul bilancio pluriennale. Bene hanno fatto alcuni consiglieri di minoranza che lavorando per un mese anche a tarda notte hanno messo a nudo le criticità del bilancio, soprattutto quelle delle partecipate. Valutiamo positivamente il confronto con il Consiglio comunale dei due amministratori unici di Amat e Rap. I ritardi con cui arriva il consuntivo e il previsionale hanno prodotto un danno enorme ai servizi della città, basti pensare a scuole, marciapiedi, traffico, illuminazione, parcheggi, strade, mezzi pubblici, cimiteri, spiagge, sottopassi, per rendersi conto che la città si avvia verso un lento declino a cui non bisogna rassegnarsi".

Per il gruppo consiliare del M5S, composto dai consiglieri comunali Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo "l''opposizione, e il M5S in particolare, ha vinto un'importante battaglia che ha permesso di fare finalmente chiarezza e trasparenza sullo stato di salute dei conti del Comune e delle partecipate. Inoltre, grazie all'azione che abbiamo portato avanti da mesi con l'approvazione delle modifiche agli statuti delle partecipate e con un più efficace e concreto controllo analogo (tre emendamenti presentati dal M5S sono stati approvati dal Consiglio prevedendo più stringenti poteri del comune sulle sue società), il fenomeno del disallineamento sembra che stia tornando ai livelli più contenuti del 2014. È però necessario evidenziare che questo rendiconto, rispetto al percorso fatto dalle partecipate, presenta dati ormai superati e in netto contrasto rispetto al rendiconto Rap 2016 e allo schema di rendiconto Amat 2017. I profili di irregolarità sono stati evidenziati in più occasioni e costituirenno oggetto di apposito rilievo da parte della Corte dei Conti, sez. controllo. Il quadro che emerge dalla proposta al bilancio 2017 e dalla relazione al terzo trimestre Amat, però , non può che seriamente preoccupare e attesta la responsabilità di questa amministrazione per lo stato deficitario e di crisi che si è creato. Un capitale sociale depauperato a causa della direttiva del sindaco, una perdita di esercizio di oltre € 50 milioni, un'ulteriore perdita per i primi tre trimestri 2018 di quasi 6 mln €. Di fronte a questo nefasto quadro, manca il piano industriale e il piano di risanamento, mentre non si sa come dovrà essere rimodulato il contratto di servizio. I nodi sono venuti al pettine e il M5S in Consiglio Comunale sarà sempre presente per tutelare gli interessi dei cittadini, le prerogative dei lavoratori comunale e la continuità aziendale e dei servizi delle partecipate".

Per il consigliere di Sicilia Futura, Ottavio Zacco, adesso "bisogna iniziare a trattare subito gli atti propedeutici per passare alla trattazione del bilancio di previsione 2018. Un ritardo causato dall'eliminazione dei disallineamenti di alcune ex municipalizzate, necessaria come misura correttiva a cui è stato possibile arrivare grazie ad una preziosa collaborazione tra l'amministrazione comunale e gli amministratori unici delle aziende, che hanno permesso di mettere in sicurezza le aziende e i conti del comune, ora è necessario avviare un percorso congiunto tra maggioranza e opposizione per approvare velocemente il bilancio di previsione 2018, e iniziare a rivedere i contratti di servizio per rilanciare le aziende. Ma è anche opportuno che l'amministrazione presenti in tempi brevissimi il bilancio di previsione 2019, per il rilancio di quel progetto politico che abbiamo condiviso con gli elettori. Da componente di Sicilia Futura esprimo apprezzamento nei confronti dell'Avv. Cimino per il senso di responsabilità e per come ha condotto i lavori nell'affrontare l'approvazione del bilancio Amat e aver lavorato con gli uffici per essere pronti al confronto sul piano di risanamento, sul piano industriale e, soprattutto, sulla revisione del contratto di servizio".

"Il lavoro caparbio di verità dei conti, fondamentale per garantire i servizi ai cittadini, trova oggi con l’eliminazione di 70,7 mln di disallineamenti tra i bilanci del Comune e delle sue aziende un nuovo punto di partenza e una indubbia vittoria delle opposizioni". Queste le parole del leader dell’opposizione Fabrizio Ferrandelli durante la seduta di oggi. "Ci siamo scontrati in campagna elettorale con due narrazioni differenti, oggi la nostra si dimostra veritiera: i conti del comune non erano in equilibrio e le aziende sono a rischio. Oggi Amat - precisa Ferrandelli - ha comunicato l’ultimo, in ordine di tempo, stralcio di crediti, erodendo della metà (50 mln di euro) il proprio capitale sociale. Non condividiamo: il Sindaco negli anni passati li aveva riconosciuti ad Amat facendo votare quei bilanci in qualità di socio unico e oggi con direttiva li obbliga al taglio. Non è forse la stessa persona? Cosa è cambiato? - si chiede Ferrandelli. Siamo preoccupati per una azienda che perde 9 mln sul tram e che, impoverendo il capitale sociale, oggi fa un salto nel buio. Ancora più buio se si considera l’ostinazione di realizzare nuove linee di tram e quindi di mettere in conto altre perdite. Stessa musica per Rap che, perdendo circa 1 mln al mese, rinuncia anche essa ai crediti, e si dovrà attrezzare al fatto che il comune, contrariamente a quanto sostenuto dall’azienda, sostiene di aver incluso nel contratto di servizio il costo del TMB. Questo fatto determinerà altre perdite di esercizio sicure. Da oggi ripartiamo per far chiarezza anche sui conti del bilancio di previsione 2018 - conclude - siamo preoccupati ma sereni. Preoccupati perché non ci sono più 70,7 mln di euro, sereni perché lo sapevamo e abbiamo elaborato i nostri programmi elettorali e le nostre proposte per il rilancio della città partendo da ciò che oggi è acclarato dal MEF, dalla Corte dei Conti e dal voto di questo fallimentare Rendiconto 2017".

Claudio Volante, ex consigliere dei Coraggiosi che ha votato sì al consuntivo, attacca Ferrandelli: "Oggi ho assistito e subito ad una scena di bassissima politica e di grande mediocrità. E' stata chiesta una breve sospensione da un componente dell’opposizione prima di procedere al voto sul rendiconto 2017. Il consigliere Ferrandelli mi ha impedito di partecipare sostenendo che la mia differente posizione espressa in aula sul voto non mi consenta di partecipare alle riunioni di minoranza. Pochi attimi prima era uscito dall’aula nel corso del mio intervento. Chi non accetta le diverse posizioni ed il diverso modo di far politica è certamente un soggetto poco predisposto all’ascolto ed al confronto. Ancora una volta prevale la mediocrità e l’arroganza di chi ritiene di essere il detentore della verità e della saggezza. Ho cercato più volte di chiarire che dal contraddittorio e dal confronto nascono spesso le migliori soluzioni . Mi rammarico per questi comportamenti puerili e poco costruttivo dove prevale il rancore e soccombono gli interessi della città. Condivido le osservazioni dei revisori e sono anche io preoccupato per le sorti della città, ma confido in un punto di ripartenza con la consapevolezza dei rilievi e delle criticità emerse. Sarò attento vigile dell’osservanza delle rigide prescrizioni indicate dai revisori e mi farò promotore di iniziative per la ripresa della nostra città".

"La presenza del presidente dell'Amat Michele Cimino non ha potuto fare altro che certificare una sconfitta, che ha un solo terribile nome: 50 milioni di euro". Così Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc, che prosegue: "Ho sentito parlare di allarmismo, come se qualcuno dei consiglieri di opposizione avesse esagerato nel racconto dei conti del comune, peccato che a certificarlo nero su bianco sia stato il collegio dei Revisori dei conti con un parere sostanzialmente negativo. Sono convinta del fatto che l'amministrazione abbia una grande colpa, quella di tentare di nascondere la polvere sotto il tappeto, senza comprendere che ormai non è rimasto neppure il tappeto. Per questo non soltanto ho espresso a chiare lettere la mia contrarietà a questo rendiconto, ma al momento del voto sono uscita dall'aula per prendere le distanze da un atto che non posso che respingere al mittente. Proprio come respingo l'atteggiamento istituzionale e politico di una maggioranza che non intendo sostenere in alcun modo menchemeno, garantendo con la mia presenza in aula il numero legale ad una maggioranza, che neanche su un atto così importante per la città ha saputo essere presente in maniera compatta".

"Sono uscita dall’aula al momento del voto sul rendiconto 2017 - afferma Marianna Caronia (gruppo Misto) -. E’ la mia forma di dissenso e disapprovazione, non soltanto per un atto che non è di mera fotografia contabile, ma soprattutto per il comportamento inaccettabile che il Sindaco continua a tenere nei confronti del Consiglio Comunale. L’avevo già sottolineato e non posso che ribadirlo oggi: l’assenza di Orlando a Sala delle Lapidi in momenti chiave del dibattito sul futuro della città e delle aziende è inaccettabile. Nel merito del rendiconto, il mio giudizio resta negativo perché questo documento, nel registrare la situazione contabile, non fa altro che mostrare tutte le refluenze che questi conti hanno sui servizi per i cittadini e sulle Aziende partecipate, prima fra tutte l’Amat dove il taglio di 48 milioni dal bilancio mette a serio rischio la tenuta di un’azienda strategica per i servizi e con circa 2.000 dipendenti. E’ una fotografia drammatica dei servizi carenti con una prospettiva ancor più negativa perché è evidente che l’attuale disponibilità finanziaria ed economica del Comune non è tale da soddisfare le necessità della città e dei cittadini".

“Il via libera al bilancio consuntivo del Comune di Palermo e lo stralcio dei disallineamenti da parte delle società partecipate mettono finalmente ordine nei conti della quinta città d’Italia e gettano le basi per un rilancio complessivo dell’azione amministrativa, che passerà dall’approvazione del previsionale del 2018 e di quello del 2019”. Lo dicono i consiglieri di Palermo 2022 Tony Sala, Giulio Cusumano e Massimiliano Giaconia. “L’eliminazione delle discrepanze tra i bilanci del Comune e quelli delle sue aziende, createsi negli ultimi vent’anni, sana vecchi problemi che però rischiavano di inficiare gli sforzi fatti dall’amministrazione Orlando e che mirano a mantenere pubblici i servizi e a garantire i livelli occupazionali – continuano i consiglieri - L'amministrazione attiva deve al contempo  procedere ai piani di ristrutturazione economico-finanziaria di alcune società, soprattutto Rap e Amat, che hanno stralciato i crediti seguendo la direttiva del sindaco. Adesso non bisogna perdere altro tempo: il consiglio comunale si getti a capofitto nell’approvazione delle prossime manovre così da garantire i fondi necessari alle scuole, alle infrastrutture, alla salvaguardia del territorio, agli investimenti produttivi, alla cultura e ai servizi sociali, in linea con quanto già fatto nella scorsa sindacatura”.

"La Lega ha detto no al bilancio consuntivo perché è carico di punti oscuri, un documento figlio dell'approssimazione che rispecchia perfettamente la natura di un'amministrazione comunale totalmente scollata dai veri problemi della città". Lo dichiarano Igor Gelarda ed Elio Ficarra, consiglieri della Lega a Sala delle Lapidi, che al momento della votazione del consuntivo 2017, pur nella compattezza della minoranza, hanno abbandonato l'aula. "Sono stati due mesi di dibattito mentre la città è piena di emergenze, senza piani industriali delle società partecipate e con il sindaco per giunta assente, come sempre, anche in questi ultimi cruciali giorni di dibattito. Sul no al bilancio da parte della Lega come valutazione negativa generale dell'amministrazione Orlando - concludono Gelarda e Ficarra - non potevamo inoltre non tenere conto del severo parere contrario espresso dal collegio della Corte dei conti".

"Il Consiglio comunale - dice Sandro Terrani, capogruppo Mov139 - ha fatto un’eccellente disamina del consuntivo 2017, soprattutto per quel che concerne i disallineamenti, con la dichiarazione dell'amministratore Unico di Amat che ha stralciato 50 milioni di euro di crediti non dovuti. Oggi si è messo un punto fermo. Adesso sarà importante per le società partecipate, in particolare per Amat e Rap, fare un piano industriale per un rilancio delle società”.

"Ritengo che l’approvazione del rendiconto 2017, senza gli adeguati e fondamentali correttivi, possa determinare un danno all’Erario, con possibili responsabilità dei consiglieri comunali votanti, e un rischio di dissesto del Comune". Lo afferma Nadia Spallitta, già vicepresidente vicaria del Consiglio comunale, esponente della sinistra cittadina, secondo cui "la sofferenza finanziaria del Comune è caratterizzata dal superamento di quattro parametri, e da un quinto parametro che è al limite: superato anche quest’ultimo, il Comune è tecnicamente in default".

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