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"Fondo creato in modo illegittimo": Comune chiede soldi indietro ai dipendenti

La relazione degli ispettori del Mef inguaia circa mille lavoratori che hanno percepito le indennità di videoterminale. Partita una raffica di diffide per recuperare le somme. Il conto che l'amministrazione ha presentato ai dipendenti oscilla da 1.500 a 2.000 euro. Proclamato stato d'agitazione

Una raffica di diffide per recuperare le indennità di videoterminale. Il Comune chiede indietro le somme corrisposte ai suoi stessi dipendenti  dalla costituzione del fondo efficienza servizi. Fondo che, a detta degli ispettori del Mef (sulla scorta di un parere dell'Aran), sarebbe stato costituito in maniera illegittima.

Il conto che adesso l'amministrazione presenta ai lavoratori oscilla da 1.500 a 2.000 euro: soldi che - è stato messo nero su bianco nella lettera di diffida firmata da Sergio Policita, capo area Relazioni istituzionali, Sviluppo e Risorse umane (che è anche capo di gabinetto del sindaco) - dovranno essere restituiti in 3, 6 o 12 rate. "Il Mef ha esplicitato chiaramente - si legge nel documento inviato ai dipendenti - come sia di tutta evidenza che il computer rientra come ordinario strumento di lavoro. Appare per tanto irragionevole il pagamento di un compenso aggiuntivo. Quanto esplicitato dal Mef trova la condivisione di questo Ente, pertanto è nostro intendimento procedere al recupero delle somme indebitamente percepite".

La richiesta di recupero somme è stata inviata a circa mille dipendenti, quasi tutti di livello B, che dovranno dare riscontro entro un mese. "Si tratta di personale - dice Nicola Scaglione, segretario del Csa - che ha uno stipendio medio netto che si aggira sui 1.100 euro e ha percepito circa 30 euro lordi al mese per il cosiddetto rischio da videoterminale per il quadriennio 2002-2005 e per il 2007".

Il Csa, assieme alle segeterie provinciali Cisl e Uil della Funzione pubblica, ha proclamato lo stato di agitazione. "I lavoratori - aggiunge Scaglione - sono vittime due volte: la prima perché pagano errori gestionali dell'amministrazione, che ricordiamo ha costituito il fondo, e la seconda perché dovranno adesso rimborsare i soldi percepiti per prestazioni svolte e certificate dai dirigenti competenti". 

Nella loro relazione sulla verifica amministrativo-contabile al Comune, gli ispettori del Mef (ministero Economia e Finanze) avevano contestato 46 irregolarità. "Ancora oggi riecheggiano le parole pronunciate in Consiglio comunale dal sindaco Orlando, che bollavano l'ispezione e le sue risultanze come strumentalizzazione politica - dicono all'unisono Csa, Cisl e Uil -. Invece, purtroppo, i fatti stanno smentendo quelle affermazioni. Dalla fine dell’istruttoria del Mef, tutti dirigenti coinvolti e il segretario generale del Comune stanno attuando senza un'adeguata informazione preventiva, una serie di misure che comprendono anche le diffide di pagamento ai dipendenti, che in questi giorni si stanno vedendo recapitate le lettere senza sapere nulla". E ciò "nonostante gli accordi decentrati siano perfettamente a norma e le determine dirigenziali siano firmate e autorizzate da tutti i componenti gestionali, compreso il ragioniere generale".

Ma non è tutto. In arrivo ci sarebbe un'altra bastosta per i dipendenti del Comune, che riguarda le progressioni economiche orizzontali (Peo). Si tratterebbe di una messa in mora relativa all'avanzamento di livello. Intanto monta la protesta dei sindacati: oltre allo stato d'agitazione, preludio ad uno sciopero, sono pronte le azioni legali nei confronti dell'amministrazione. "Metteremo i nostri avocati - afferma Scaglione - a disposizione dei lavoratori, al fine di impugnare le diffide". 

LE REAZIONI

"Siamo preoccupati per le numerose criticità che giorno dopo giorno emergono a causa dell’incapacità gestionale e dell’arroganza di chi nega i problemi, senza neanche occuparsene". Così Fabrizio Ferrandelli, leader dell’opposizione a Palazzo delle Aquile, a seguito degli ennesimi rilievi negativi, questa volta a cura del Mef che hanno spinto in queste ore il capo di gabinetto del sindaco ad una azione di rivalsa nei confronti del personale amministrativo per errori gestionali. "Dai rilievi delle Corte dei Conti, passando a quelli mai chiariti del Mef, alle ultime note interne dei tecnici delle aziende controllate emerge il quadro di una amministrazione alla deriva. Non possiamo più tollerare che a pagarne il prezzo siano dipendenti e cittadini. Accenderemo un serio e duro dibattito a partire da stasera in Consiglio".

"Ai sensi del Tuel, chiederò l’invio di un commissario ispettivo al Comune per il chiarimento di questa vicenda". Ad annunciarlo è il  consigliere comunale dell'Udc Sabrina Figuccia.

"Qualche mese fa - afferma il capogruppo del M5S, Ugo Forello - il sindaco Orlando dichiarava in Aula che la relazione era infondata, 'piena di strafalcioni', con 'anomalie' e 'incongruenze'. Oggi a distanza di sei mesi, come avevamo già da tempo preannunciato, le diverse e molteplici irregolarità denunciate dal Mef sono tanto fondata da indurre l'amministrazione. in autotutela, a richiedere indietro delle somme erogate ai dipendenti. E' uno scandalo, anche perché alla fine a pagarne le conseguenze non sarebbe chi ha sbagliato ma gli incolpevoli e indifesi lavoratori. Avevamo chiesto già a dicembre le dimissioni del sindaco e non possiamo che reiterarle con forza adesso perché responsabile politicamente di questo disastro amministrativo-contabile".

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