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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Cgil e Cisl all'attacco: "Palermo in piena emergenza sicurezza e il sindaco non ci ascolta né ci riceve"

I sindacati con due distinte note contestano a Lagalla di aver ignorato le loro richieste di incontro urgente "perché la città è in situazione di estrema sofferenza" e servono delle risposte, anche per rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori

La città è in piena emergenza sicurezza e il sindaco non ci ascolta né ci riceve. E', in estrema sintesi, il contenuto di due lunghe note di Cgil Palermo e Cisl Palermo Trapani rivolte a Roberto Lagalla, con la prima sigla che annuncia l’autoconvocazione del sindacato sotto la sede della direzione generale del Comune, in via del IV Aprile,  per giovedì primo febbraio, alle 10.   

La nota della Cgil

"Sono trascorse due settimane dall’8 gennaio, cioè dalla data in cui la nostra organizzazione sindacale ha avanzato l’ennesima richiesta di incontro sulle questioni per le quali da oltre un anno chiediamo di essere ricevuti", scrive il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo nella nota. E così, di fronte al silenzio registrato dal primo cittadino, la decisione presa dall’esecutivo della Cgil Palermo è stata quella di comunicare al sindaco che i segretari della Cgil Palermo e delle categorie del sindacato si autoconvocheranno davanti alla sede istituzionale di Palazzo Palagonia. Con la prospettiva che una delegazione venga ricevuta.  

Nell’appello inviato a Lagalla subito dopo le feste, la Cgil Palermo ha chiesto un incontro urgente "perché la città è in situazione di estrema sofferenza" e  servono delle risposte, anche per rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori, spesso in prima linea ad affrontare le difficoltà. "Riteniamo che le tante emergenze della nostra città abbiano bisogno di più confronto e di partecipazione, di più presenza della amministrazione comunale, invece di essere negate o esorcizzate", aveva scritto Ridulfo, soffermandosi nella descrizione di una città sempre meno sicura, "con l’aumento dei casi di criminalità, dei furti di attrezzature e devastazioni in ospedali e scuole, delle aggressioni al personale sanitario, ma anche ai lavoratori del commercio e ai rider, ai cittadini". 

Il segretario generale Cgil Palermo, Mario Ridulfo, ricorda a Lagalla come in un anno e mezzo dall’insediamento della giunta comunale, dopo svariate richieste di incontro su Pnrr, emergenze sociali, piano di riequilibrio e bilancio, "solo una volta Cgil, Cisl e Uil siano state ricevute dal primo cittadino". Mentre le emergenze sociali continuano a esplodere e manca una visione progettuale su Palermo. Tanti i temi sui quali la Cgil  chiede di aprire un dialogo: la casa e l’abitare, le tante vertenze di lavoro che attendono, a cominciare da quelle del settore dei call center, la vita dura dei cittadini pensionati privati di un welfare comunale. E poi la "polveriera" del sistema delle partecipate.

La nota della Cisl

L'8 gennaio scorso anche la Cisl ha scritto a Lagalla: "Sono trascorsi quindici giorni dalla nostra reiterata richiesta di incontro con l’amministrazione comunale di Palermo e rivolta oltre che al sindaco e al vice sindaco anche al presidente del Consiglio comunale per poter interessare i capigruppo in consiglio, ma da allora non abbiamo ricevuto nessuna risposta, segno, a nostro avviso, di un modus operandi che non si addice ad una amministrazione che governa una grande città metropolitana e che però fa il paio con i lavori a singhiozzo del consiglio che mostrano segnali di evidente difficoltà gestionale", afferma Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani.

Secondo La Piana "mentre la città vive una piena emergenza sicurezza, mentre i disagi sociali ed economici crescono ogni giorno e la disperazione dei cittadini è quasi palpabile, non comprendiamo per quale motivo questa amministrazione ritenga di non doversi confrontare con le parti sociali. Ci sono poi temi come il Pnrr e il funzionamento della macchina comunale a partire dalle circoscrizioni sui quali c’è un silenzio assordante". E ancora: "La situazione è critica, i servizi ai cittadini non rispondono alle loro esigenze e resta il nodo del rilancio delle aziende partecipate, che affrontano problemi di certo non nuovi ma che ancora non trovano risposta. Lo avevamo scritto due settimane fa, viviamo una vera e propria ‘emergenza Palermo’ alla quale bisogna reagire con interventi forti sul fronte delle politiche sociali, abitative, politiche del lavoro e un piano per definire tutte le infrastrutture necessarie alla città attraverso l’uso del Pnrr". La Piana aggiunge: "Ci preoccupa molto il clima di paura e tensione che si vive per le strade della città, le violenze reiterate scatenate da motivi futili, gli atti di vandalismo, le aggressioni che nascono da discriminazioni che, a quanto pare sono radicate nei comportamenti di gruppi di giovani, come ci preoccupa il morso della povertà che si fa sempre più stringente".

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