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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Tribunali-Castellammare / Via Cala

La denuncia: "Addio verde pubblico tra la Cala e il Castello a Mare"

Ramon La Torre, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Palermo: "La scelta contenuta nella convenzione approvata dal consiglio comunale non ci convince affatto". Il nodo dei capannoni del mercato ittico

"Nella seduta consiliare del 7 ottobre è stata decisa la cessione di alcune aree comunali alle competenze dell'Autorità portuale e quindi anche la cessione dei capannoni del mercato ittico a titolo gratuito. In cambio l'Autorità Portuale ristrutturerà i capannoni e li presterà al comune per restituirli alla funzione di mercato ittico. Nella convenzione non è specificato per quanto tempo né se per il solo uso pattuito". E' quanto dice Ramon La Torre, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Palermo.

"Una scelta che sembrerebbe conveniente ma che prefigura la riproposizione dei disagi sia per gli operatori come anche dei cittadini, essendo il mercato ittico una struttura di carattere industriale ormai completamente staccata dalle funzioni del porto palermitano. Mercato che vedrebbe più interessante e agevole una collocazione più prossima alle grandi vie di comunicazione essendo quello del pesce, un mercato che viaggia su tir e furgoni", dice.

"La scelta contenuta nella convenzione approvata dal consiglio comunale non ci convince affatto in quanto quell'area proprio a ridosso della Cala e dell'area archeologica del Castello a mare è censita nel Piano Particolareggiato del centro storico di Palermo come area da restituire al verde e alla pubblica fruizione, e avrebbe tutti gli elementi per divenire un ulteriore polmone verde con caratteristiche pregevoli - aggiunge -. Ma se gli strumenti di protezione come i piani urbanistici non riescono a salvaguardare i pregi e le prospettive della città allora occorre dare più voce ai cittadini in contrappunto al consiglio comunale, che non è riuscito a salvaguardare interessi pubblici e privati in egual misura. Oggi i temi della protezione e della implementazione del verde e degli spazi di relazione pubblica in città sono al centro delle grandi trasformazioni urbane".

"Occorre recuperare la volontà espressa nella Delibera di Giunta del 26 maggio 2021 con cui si istituì l'Urban Center (Casa della Città), anche previsto dalla nuova legge siciliana sul governo del territorio. La Casa della Città (Urban Center) serve proprio a portare a conoscenza e ad istituire un pubblico dibattito attorno ai temi che trasformano la città, cosa di cui si sente un gran bisogno visto la limitatezza di questo consiglio comunale".

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