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Sabato, 27 Aprile 2024
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“L’orto a Villa di Napoli lo faccio io”: gli studenti diventano piccoli coltivatori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Entusiasmo, energia e tanta voglia di innamorarsi di un "pezzo di cultura" da troppi anni abbandonato. È partito così il laboratorio "L'orto a Villa di Napoli lo faccio io", che coinvolge gli studenti del convitto nazionale "Giovanni Falcone". Il primo incontro si è svolto proprio all'interno della Sala convegni dell'istituto che si trova a piazzetta Sett'Angeli.

Il laboratorio ha l'obiettivo di far conoscere e amare ai giovani, l'antico giardino di Villa di Napoli. Nell'area verde limitrofa al monumento, situato nel quartiere Cuba-Calatafimi, si realizzerà un orto didattico, curato interamente dalle scuole di ogni ordine e grado che ne faranno richiesta. (Per informazioni basta chiamare i numeri 3470197338/3497813744 oppure inviare una mail all'indirizzo di posta elettronica eventi@memoriesceniche.it).

"Abbiamo aderito a questo progetto poiché il senso civico è uno degli obiettivi formativi del nostro istituto e comporta la partecipazione al recupero di ogni forma di cultura. Vogliamo sensibilizzare i ragazzi al rispetto dell'ambiente", afferma il rettore del convitto nazionale, Marco Mantione.

I laboratori dedicati agli alunni, dalla singola visita guidata ad articolati percorsi tematici, si svolgono nell'ambito del progetto "Memorie Sceniche" e si concluderanno il 30 maggio per poi riprendere a settembre. A occuparsi del piano sono le associazioni, Cerism, People Help the People ed E.D.F Kronos Onlus in collaborazione con l'Università degli Studi di Palermo e la Soprintendenza ai Beni culturali. Il progetto "Memorie Sceniche", cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale a valere sulla misura "Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici", nasce per recuperare spazi pubblici non fruibili con la volontà di generare aree di aggregazione, di formazione, di informazione e di cultura.

I responsabili dei laboratori, Angelica Agnello, Lisa Biondo e Giorgio Vaccaro, hanno incontrato 20 studenti del liceo. La storia dell'agrumeto, la nascita dell'agricoltura e le vicende che hanno coinvolto Villa di Napoli. Sono stati solo alcuni degli argomenti trattati durante l'incontro. I ragazzi hanno avuto la possibilità di scegliere a quale corso partecipare tra orticoltura, riciclo creativo e comunicazione. E così sono stati subito divisi i gruppi di lavoro. Il primo corso ha l'obiettivo di far conoscere agli studenti tutte le specie che vivono nel giardino. Ma non solo. I ragazzi devono creare un orto che cureranno passo dopo passo. Il secondo laboratorio, invece, punta a cambiare look all'idea di orto urbano. Come? Gli alunni stanno cominciando a progettare e realizzare, con materiali di riciclo, un arredo da installare proprio all'interno del giardino. I ragazzi, infine, durante il terzo corso hanno il compito di creare dei contenuti multimediali da condividere sui social network, per far conoscere alla città il progetto di rinascita del giardino di Villa di Napoli.

"Questo percorso - spiega Maria Natoli, presidente dell'associazione Cerism - porterà i ragazzi il 6, il 7 e l'8 maggio a diventare dei piccoli ciceroni. Il giardino di Villa di Napoli, infatti, in quei giorni verrà aperto al pubblico e saranno proprio gli studenti a spiegare ai visitatori il lavoro svolto da loro, durante questo progetto".

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