Religione, tradizione e cibo di strada: per Santa Rosalia arriva "Street Food Alia"
Ad Alia, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Rosalia, religione e tradizione fanno rima con cibo di strada. La formula, già collaudata, è quella dello "Street Food Alia": manifestazione che punta a valorizzare il territorio in tutte le sue declinazioni - storia, natura, prodotti enogastronomici - ed a farlo conoscere ai turisti.
Giunta alla sua terza edizione, l'iniziativa prenderà il via sabato 31 agosto e si concluderà mercoledì 4 settembre, proprio in coincidenza con i festeggiamenti di Santa Rosalia. Ad organizzarla un gruppo di giovani dell'omonimo quartiere, che si sono riuniti in un comitato. Anche quest'anno, fitto il programma degli eventi. Si comincia con il tavolo tecnico "Gusto - futuro del nostro territorio", in programma sabato alle 17 a piazza Santa Rosalia, che avrà come filo conduttore il percorso in atto di costituzione del presidio Slow Food della "scattata", dolce caratteristico della tradizione aliese a base di mandorle.
Con l'apertura degli stand, lo "Street food Alia" entrerà nel vivo. Per tutta la durata della manifestazione non mancheranno momenti dedicati alla cultura e all'intrattenimento, con un doveroso omaggio anche al ricordo del piccolo Rosolino Sagona, morto due anni fa dopo quasi un mese di agonia in seguito ad un'ustione provocata dal ritorno di fiamma di un barbecue.
Il clou della manifestazione è previsto martedì 3 settembre, quando piazza Santa Rosalia - "cuore pulsante" degli eventi - si trasformerà in un grande ristorante all'aria aperta dove poter consumare i prodotti enogastronomici che verranno distribuiti nei vari stand. Grazie alla collaborazione dell'istituto Alberghiero di Alia e degli chef del territorio verrà organizzata anche una cena gourmet.
Rispetto alle precedenti edizioni, ci sarà la possibilità di scoprire luoghi e tradizioni del territorio aliese con visite guidate gratuite presso il museo etnoantropologico e degli antichi mestieri o quello della fotografia, ma soprattutto di conoscere le Grotte della Gurfa: esempio di architettura rupestre che risale all'età del bronzo. Un luogo carico di simbolismo e mistero, che il regista bagherese Giuseppe Tornatore ha scelto come set per girare alcune scene del film "L'uomo delle stelle".