Colori vissuti - anni ’70: paesaggi monocromi e surreali: la mostra di Caputo
Venerdì 11 aprile, alle ore 18, nella sala congressi della biblioteca "E. Vittorietti" (Complesso Steri) verrà inaugurata la mostra di Salvatore Caputo "Colori vissuti - anni '70: paesaggi monocromi e surreali".
La mostra è la seconda di un ciclo intitolato "Colori vissuti - Un percorso artistico lungo 50 anni" che, lungo tutto il 2014, ripercorrerà lo svolgimento della carriera di Salvatore Caputo attraverso sei distinte esposizioni (1 - La ricerca di sé: dagli inizi ai primi anni '70; 2 - Anni '70: paesaggi monocromi e surreali; 3 - Anni '80: il ritorno del Mediterraneo; 4 - Anni '90: l'irrompere della luce; 5 - 2000- 2010: il fascino oscuro della materia; 6 - Dal 2010 a oggi: "Fleurs") che descrivono ognuna circa un decennio, dalle origini a oggi.
La mostra raccoglie una trentina di opere, tutte realizzate fra il 1970 il 1979. Superata la fase degli "ardori giovanili", caratterizzata dalla sperimentazione tecnica e sul colore, e dall'eterogeneità di stile, agli inizi degli anni '70 Caputo trova un suo modo personale di esprimersi. Il dato figurativo si sfalda nelle sue componenti più profonde, e le tele dell'artista iniziano a essere popolate da quelli che il critico Aldo Gerbino ha definito "fantagasteropodi". La figura umana dapprima scompare, per fondersi successivamente col paesaggio, in una visione improntata a una reinterpretazione del surrealismo e basata su una tavolozza di colori per lo più ridotta ai toni del marrone e del grigio. Verso la fine del decennio, però, riemergono i colori e le atmosfere mediterranee dell'infanzia, che diverranno poi caratteristici della produzione successiva dell'autore. La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta fino a domenica 27 aprile 2014. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.