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Economia Politeama / Via Torrearsa

Scegliere un gioiello che sia per sempre? Vi aiuta la "personal luxury"

Il viaggio nel tessuto economico locale ci ha condotti alla porta di una gioielleria dove si entra per essere consigliati. Angela, "esponente" della quarta generazione dei gioiellieri Longo, ci racconta della sua boutique dove fare "acquisti emozionali"

Per un gioielliere figlio d'arte, "esponente" della quarta generazione, tutto potrebbe sembrare facile. Ma con un mercato in crisi, con quale valore aggiunto è possibile accrescere il proprio business così da resistere alla pressione fiscale ed al calo dei consumi? Continua il nostro viaggio alla scoperta dei "protagonisti economici" della città: conosciamo Angela Longo, titolare di una boutique in via Torrearsa, che per fronteggiare i tempi duri si è trasformata in una "personal luxury".

Cosa significa questa espressione?
"Ho lavorato per quindici anni nell'azienda di famiglia al termine dei quali volevo uno spazio tutto mio, per dare maggior risalto alle mie idee e alle mie competenze. Esattamente al pari di un personal trainer, sfrutto le mie conoscenze e la mia passione per la moda per consigliare l'acquisto migliore ai miei clienti".

Ok, ma in questo sono bravi tutti.
"Forse, ma il mio è un concetto abbastanza 'innovativo'. Permetto, e anzi consiglio, ai miei clienti di presentarsi in negozio con i capi d'abbigliamento ai quali vogliono abbinare un gioiello o un pezzo di alta bigiotteria. Seguo molto tutte le ultime novità del mondo 'fashion': i colori, le ultime linee della stagione ed i materiali più in voga. Così aiuto le persone a fare scelte consapevoli ed acquisti azzeccati".

Da quando hai aperto, come valuti l'impatto di questa idea?
"Il negozio ha poco più di un anno e fino ad ora il bilancio è assolutamente positivo, a dispetto della crisi imperante. La gente che si affida a me resta sempre molto soddisfatta ed apprezza le consulenze che gli faccio. Insomma, gioco molto sulla mia presenza nel punto vendita. Ovviamente tutto ciò non ha alcun costo aggiuntivo".

Considerati i tempi, come mai investire sulla vendita di prodotti di lusso?
"Ho sempre considerato il mio come un negozio anticrisi. Poi, lo confermerebbero i migliori economisti, i bravi imprenditori devono sapere quando e come investire. In questo caso credo che si possa accrescere la forza di una città, delle persone e incentivare la propensione all'acquisto".

I "Compro oro" spuntano come i funghi e quindi investi sui gioielli?
"E' la mia natura, innanzitutto. La mia è una clientela sofisticata, chic, che si lascia consigliare ma che, chiaramente, non ha intenzione di sperperare il denaro. Si dice sempre che un gioiello è per sempre. Ecco, quello del gioiello l'ho sempre ritenuto un 'acquisto emozionale', dove si spende per quanto si può ma lo si fa comunque, perché questi oggetti brillanti possono ed hanno un significato, per chi li regala o per chi li riceve".

Non te la saresti passata meglio restando nell'azienda di famiglia?
"Chi lo sa, ma volevo uno spazio tutto mio, che rispecchiasse il mio carattere. L'ho arredato secondo i miei gusti, per creare un'ambiente raffinato ed fresco, in perfetto stile 'total white'. Poi, è chiaro, ogni commerciante ha le proprie ambizioni e questa era la mia. E' una sorta di rivalsa, per affermare una certa indipendenza. Cosa che fino ad ora mi ha ripagato".

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