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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Giuseppe Jato

"Incentivi Ue senza averne diritto": imprenditore agricolo di San Giuseppe Jato denunciato per truffa

Secondo la guardia di finanza l'uomo avrebbe beneficiato di oltre 80 mila euro senza però avere i requisiti per ottenerli. Per lui è scattato anche il sequestro dei beni

Avrebbe beneficiato degli incentivi dell'Unione Europea, oltre 83 mila euro, senza averne diritto. Per questo il titolare di un'azienda agricola di San Giuseppe Jato che opera nel ramo della coltivazione dei cereali è stato denunciato per truffa. Per lui è scattato anche un decreto di sequestro di beni e i finanzieri del comando provinciale, su delega della Procura, hanno dato inoltre esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare reale (che impedisce la disposizione di determinati beni) emessa dal gip del Tribunale di Palermo.

In particolare, i militari della Compagnia di Partinico, esaminando la documentazione dell’impresa, hanno appurato come il titolare avrebbe presentato all’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) false domande uniche di pagamento al solo scopo di ottenere il riconoscimento dei contributi previsti dal Regolamento (Ce) 73/2009 in materia di sostegno a favore degli agricoltori nell'ambito della Politica Agricola Comune.

"Nel corso delle indagini - si legge in una nota - le fiamme gialle Partinico hanno accertato che il titolare della ditta in realtà non fosse in possesso dei requisiti per beneficiare degli incentivi, in quanto aveva perso la disponibilità giuridica del fondo, originariamente acquistato dall’Isea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare) con patto di “riservato dominio” ma ritornato nella proprietà dell’Ente per inadempienza contrattuale connessa al mancato pagamento delle rate di acquisto". Pertanto, nei confronti del titolare dell’azienda agricola, già deferito per truffa aggravata, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo nella forma diretta o per equivalente fino alla capienza della somma di oltre 83 mila euro, corrispondente a quanto indebitamente percepito quale contributo.

"L’odierna operazione - spiegano dal comando provinciale - si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, nonché all’aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di tutelare gli imprenditori onesti che operano nel rispetto della legge, in tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea".

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