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Cronaca

Terremoto del Belice, 50 anni dopo: "Ricostruzione infinita, aspettiamo ancora i soldi"

"Insieme per costruire bellezza": si chiama così l'iniziativa lanciata dai 21 comuni della Valle che ricordano l'anniversario del sisma. Pubblicato un avviso pubblico per la definizione del calendario ufficiale delle manifestazioni

Nella notte tra il 14 e 15 gennaio 2018 sarà trascorso mezzo secolo da quel devastante sisma che gli abitanti della Valle del Belìce si porteranno per sempre addosso. Il terremoto, di magnitudo momento 6,4 colpì una vasta area della Sicilia occidentale, compresa tra la provincia di Palermo e quella di Trapani e Agrigento. Tra i paesi palermitani che hanno subito danni ingenti anche Camporeale, Roccamena, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina. Le vittime furono 400 (10 soccorritori), mille i feriti e 90 mila gli sfollati. In occasione del cinquantesimo anniversario il Coordinamento dei Sindaci del Belìce (CSB), di cui fanno parte i 21 comuni colpiti dal terremoto, è a lavoro per organizzare un anno di eventi e manifestazioni culturali. 

Lo scopo sarà quello di trasmettere al mondo tutte quelle “bellezze” del territorio che negli anni hanno notevolmente rimarginato le ferite ancora aperte dal sisma. Malgrado i mancati finanziamenti dello Stato, una vita per anni nelle baracche e con molte opere primarie che ancora oggi devono essere completate, i cittadini del Belìce hanno reagito, difeso, e costruito una bellezza in termini culturali  che oggi rappresenta un importante volano di sviluppo. Una terra che  nel corso di questi cinquant’anni si è riscattata dal lutto e dalla distruzione. Sarà un Comitato organizzatore, nato dalla volontà del Coordinamento dei Sindaci del Belìce, di cui fanno parte operatori, enti e associazioni  culturali del territorio,  a dare vita ad una serie di manifestazioni utili alla memoria ma anche al futuro.

“Questo 50esimo anniversario del terremoto - ha sottolineato Nicola Catania Sindaco di Partanna e Coordinatore dei Sindaci della Valle del Belìce -  deve rappresentare per noi un momento in cui promuovere quelle risorse pubbliche e private che hanno dato lustro al territorio. Malgrado i mancati finanziamenti che ancora bloccano il completamento della ricostruzione, il Belìce ha dimostrato di sapersi risollevare valorizzando il territorio con gli strumenti della cultura, della rigenerazione urbana e delle tante bellezze che ci appartengono da sempre. Invitiamo tutte le realtà del territorio a presentare proposte culturali utili a promuovere la nostra terra cinquant’anni dopo il sisma”.

Il Coordinamento dei Sindaci del Belìce ha pubblicato un avviso in cui invita università, scuole, gruppi, associazioni, e altri enti pubblici e privati a presentare iniziative (pubblicazioni, opere filmate, seminari, laboratori,  arte, musica etc)  che potranno svolgersi nell’arco dell’intero anno 2018 e dovranno essere caratterizzate da contenuti riferibili, da un punto di vista sociale, culturale, artistico, economico all’evento sismico del 1968 e alle sue conseguenze nel territorio del Belice. Il vasto e unico cartellone di eventi prenderà il via il 14 gennaio 2018. Nel corso dell’anno ogni Comune ospiterà iniziative e manifestazioni utili alla promozione e al riscatto di un popolo.  

"Le proposte pervenute - si legge in una nota - verranno esaminate dal Comitato Tecnico Organizzativo promosso dal CSB, ai fini del loro eventuale inserimento nel Calendario Ufficiale del 50° Anniversario del Terremoto nel Belìce e/o ai fini dell’eventuale Patrocinio gratuito da parte del CSB. Le proposte di iniziative pubbliche, dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del 27 dicembre 2017 esclusivamente via e-mail al seguente indirizzo coordinatorebelice@partanna.gov.it. L’avviso è stato pubblicato sul sito del Comune di Partanna https://www.partanna.gov.it/ e potrà essere pubblicato sui siti dei comuni aderenti al Coordinamento dei Sindaci del Belìce".

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