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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Palazzo Reale-Monte di pietà / Via Ballaro

Sequestri e sanzioni in pescherie e ristoranti tra Capo e Ballarò, gli ambulanti abbandonano le bancarelle e scappano

Guardia costiera, carabinieri e Asp hanno setacciato il centro storico elevando multe per oltre 10 mila euro per irregolarità sotto il profilo della tracciabilità. Tolte dal mercato circa 2 tonnellate di pesce, parte del quale giudicato non idoneo e distrutto da una ditta specializzata.

Controlli a tutto spiano tra gli ambulanti e i ristoranti del centro storico. La guardia costiera ha sequestrato oltre due tonnellate di prodotti ittici, tra i quali 40 chili di novellame di sarda, al termine dei controlli sulla tracciabilità eseguiti insieme al personale della Compagnia dei carabinieri di piazza Verdi e dell'Azienda sanitaria provinciale che è intervenuta verificare l'idoneità al consumo umano della merce. Complessivamente sono state elevate nove sanzioni per un totale di 10.500 euro.

Nel corso del weekend i militari della Capitaneria di porto e dell'Arma hanno setacciato il mercato di Ballarò "dov'era stata segnalata - si legge in una nota - la presenza di venditori ambulanti che esponevano alla vendita trasgredendo le più elementari norme igieniche e in assenza di autorizzazioni". Molto, all'arrivo degli operatori, sono fuggiti lasciando - come capita ormai sempre più frequentemente - le loro bancarelle incustodite. Sotto sequestro 1.700 chili di prodotti ittici fra i quali 10 di "neonata".

4 Sequestro prodotti ittici 25 marzo 2024

Durante un'attività analoga al Capo è stata accertato che due pescherie (di cui non sono stati forniti i nomi) vendevano "prodotto ittici - si legge ancora -  in assenza di idonea documentazione sulla tracciabilità". Sequestrati in tutto 230 chili di prodotti ittici, contestate due sanzioni amministrative per un totale di 3 mila euro. Pesci e crostacei sono stati ispezionati e giudicati idonei al consumo umano da parte dei dirigenti medici dell’Asp e quindi devoluti in beneficenza al Banco alimentare della Sicilia occidentale.

E stata altresì ispezionato un ristorante all'interno del quale sono stati trovati circa 150 chili di prodotto ittico "non accompagnato da idonea documentazione - concludono dal Comando - attestante la rintracciabilità e dunque l’esatta provenienza. Al gestore è stata contestata la relativa violazione amministrativa punita con la sanzione pari a 1.500 euro. Il prodotto ittico è stato distrutto da ditta specializzata in quanto ritenuto non idoneo al consumo umano".

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