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Cronaca Montelepre

Trasportava chili di carne di agnello in auto: scoperto mattatoio clandestino a Montelepre

L'automobilista, fermato nel corso di alcuni controlli, è stato arrestato. All'interno del casale, che è stato sequestrato, sono stati trovati coltelli e mazze, una cella frigorifero, le pelli degli animali scuoiati e ossa di bovini. L'allaccio della luce era abusivo

Scoperto un mattatoio abusivo nelle campagne di Montelepre, arrestato per furto di luce e denunciato per macellazione clandestina, trasporto di carni in cattivo stato di conservazione, frode in commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine spacciate per genuine un cinquantenne palermitano. E' questo l'esito di un controllo iniziato la mattina del 6 aprile quando i carabinieri di Pioppo hanno fermato T.S. mentre si trovava a bordo della sua Lancia Y. I militari hanno perquisito l'auto dove, nascosti nel cofano, hanno rovato otto agnelli macellati ed imbustati singolarmente, in cattivo stato di conservazione e trasporto, pronti per la vendita. L’uomo era sprovvisto dei documenti sanitari che attestassero il luogo della macellazione e l’origine degli ovini rinvenuti.

Le forze dell'ordine hanno quindi fatto ulteriori accertamenti insieme ai veterinari dell’Asp 6 e alla fine hanno individuare il mattatoio clandestino, all'interno di un vecchio caseggiato nelle campagne di Montelepre, da anni nelle disponibilità del cinquantenne.
All’interno del caseggiato i carabinieri e i veterinari hanno trovato un tavolo, utilizzato per la macellazione, coltelli e mazze, una cella frigorifero pronta per lo stoccaggio delle carni, le pelli degli animali scuoiati e poco distanti, scarti di visceri di ovini e ossa di bovini.

Trovato anche un marchiatore ovale risultato poi di un mattatoio privato, con licenza e autorizzazione scaduta. Il bollo era stato utilizzato per imprimere sulla pelle degli otto ovini il marchio, con il chiaro intento di trarre in inganno il consumatore portato a credere che la carne avesse una provenienza lecita.

L’intero caseggiato, inoltre, veniva illuminato con energia elettrica rubata direttamente dalla rete pubblica, così come accertato dai tecnici Enel intervenuti successivamente. Al termine dell’attività di indagine i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro penale l’intero mattatoio. Le carni macellate, non potendo essere immesse nel mercato perché prive dei requisiti igienico sanitari, saranno distrutte.

Il pm, informato dei risultati dell’attività investigativa, ha disposto per T.S. gli arresti domiciliari. Il Tribunale, convalidando l’attività svolta dai carabinieri di Pioppo, il giorno dopo ha disposto la liberazione dell’arrestato in attesa del procedimento penale con rito ordinario.

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