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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Salviamo l’ospedale Madonna dell'Alto", mobilitazione nelle Alte Madonie

Ieri pomeriggio una affollata assemblea si è tenuta a Petralia Soprana per evitare la chiusura del nosocomio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Salviamo l’ospedale Madonna dell’Alto. Con questo obiettivo è iniziata la battaglia dei cittadini delle Alte Madonie chiamati a lottare per disperazione. Ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Petralia Soprana si è tenuta una assemblea pubblica, alla quale ne seguiranno altre in altri Comuni, per organizzare una forte mobilitazione in favore del diritto alla salute.

L’incontro è stato promosso dal Comitato Cittadino Petralia Sottana e dalle Consulte giovanili delle Madonie. Erano presenti i sindaci e vari amministratori dei nove comuni che fanno capo al nosocomio di Petralia Sottana, il presidente dell’Unione Madonie Luigi Iuppa, il Movimento civico “Pediatria a Petralia”, sindacati e tanti cittadini provenienti dal circondario. Vari gli interventi che si sono succeduti e dai quali è emerso che la problematica è grave e la gente è stanca di essere presa in giro con continue promesse mai mantenute. Oggi addirittura c’è la seria possibilità che l’ospedale possa chiudere i battenti per mancanza di medici. Infatti, per tale motivo, è a rischio il reparto di medicina e chirurgia ancora attivi dopo la chiusura del punto nascita, del reparto di ortopedia e la pediatria.

Tutto ciò perché non ci sarebbero medici che vogliono venire a lavorare a Petralia Sottana come dimostrano i vari bandi pubblici che non hanno trovato concorrenti. Una giustificazione dei vertici dell’Asp che viene smentita dagli stessi bandi che non prevedendo contratti allettanti non suscitano interesse. Insomma, una presa in giro bella e buona che non è più possibile accettare.

Tutti i sindaci presenti hanno espresso anche le loro perplessità sulla nuova rimodulazione ospedaliera alla quale sta lavorando l’assessorato regionale della Salute che vedrebbe l’ospedale di Petralia Sottana accorpato a nosocomi più grandi come l’ospedale Civico. Un nuovo piano che i primi cittadini non accetteranno se calato dall’alto e se non tiene conto delle problematiche del territorio.

L’incontro presso l’aula consiliare di Petralia Soprana è servito anche ad evidenziare le criticità che vivono vari paesi delle Madonie riguardo alle nomine dei medici di medicina generale che in alcuni Comuni non esistono. Ecco perché tutti i presenti hanno confermato che non c’è più tempo da perdere. Bisogna mobilitarsi per difendere in diritto all’assistenza sanitaria. L’ospedale Madonna dell’Alto, infatti, è l’unico presidio delle Madonie e quello più vicino si trova a parecchi chilometri di distanza, a Termini Imerese. Se aggiungiamo la condizione precaria delle strade si comprende che non avere una struttura funzionante è questione di vita o di morte.

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